Dal 23 al 30 dicembre con concerti e dj set a BariLecce e Alberobello si conclude la rassegna Muse, organizzata dall’Associazione Locus Festival con il supporto della Direzione Generale Spettacolo – Ministero della Cultura in collaborazione con Regione Puglia e in partenariato con numerose realtà pubbliche e private.

Sabato 23 dicembre (ore 21 – ingresso 10 euro +dp – prevendite su TicketOne) l’Officina degli Esordi di Bari accoglierà i dj set della cosmopolita musicista, produttrice e dj brasiliana Emmanuelle e di Barbara Laneve aka Laneige. La scrittura di Emmanuelle – nata a Rio de Janeiro, cresciuta a Miami e attualmente residente a Milano – ha un approccio eclettico, nostalgico e sognante. Con un irresistibile mix di melodie sofisticate, dance, house e la voglia di sperimentare, le sue canzoni sono diventate vere e proprie hit suonate nei dancefloor delle serate più alternative di tutta Europa, nelle radio più attente, come negli uffici delle case di moda che hanno iniziato ad utilizzarle sulle passerelle di tutto il mondo. Emmanuelle sta attualmente lavorando a nuovi brani e fa la dj sulle piste da ballo in tutta Europa e in Brasile. L’apertura sarà affidata a Laneige, dj e producer appassionata di sottoculture e anima, con suo marito Gae, dell’etichetta Discipline.

Mercoledì 27 e giovedì 28 dicembre doppio appuntamento alle Officine Cantelmo di LecceMercoledì (ore 21:00 – ingresso 10 euro – prevendite su TicketOne), in collaborazione con Coolclub, la rassegna ospiterà una produzione speciale tutta salentina. La cantautrice e polistrumentista Chiara Turco proporrà la sua musica “visiva”, come ama definirla. In alcuni pezzi sarà affiancata dalla cantautrice e chitarrista Cristiana Verardo, vincitrice del Premio Bianca d’Aponte 2019 e di Musicultura 2023. A seguire il live di Matilde Davoli, cantante, chitarrista, compositrice, produttrice e ingegnere del suono. Ospite del set la cantautrice Lucia Manca che negli ultimi anni ha pubblicato i due EP “Attese Vol.1” (2020) e “Attese Vol.2” (2021), entrambi suonati, prodotti e registrati dalla stessa Matilde Davoli. Giovedì (ore 21:00 – ingresso 10 euro – prevendite su TicketOne) la serata si aprirà con Lauryyn, rivelazione del nu soul e r&b italiano, che presenterà il suo esordio discografico “Intro” (Sun Village Record), composto da sei brani originali realizzati insieme al polistrumentista Filippo Bubbico che ha prodotto e suonato l’intero lavoro. A seguire Marta del Grandi, cantautrice e vocalist giramondo. In scaletta, tra gli altri, i brani di “Selva” una raffinata suite devozionale di pop acuto che fluisce senza sforzo, unendo complessità emotiva, arrangiamenti organici divini con un tocco di fantascienza.

Venerdì 29 dicembre (ore 21 – ingresso 10 euro +dp – prevendite su TicketOne) all’Officina degli Esordi di Bari la dj e conduttrice radiofonica Elena Colombi. Con i suoi set gioca con le emozioni di chi ascolta e balla, attraverso modulazioni di intensità, tono, luce e ombra. L’unicità del suo approccio è dovuta ad un’ampia conoscenza delle più svariate culture musicali, suoni e ritmi, frutto dei viaggi intorno al mondo fatti con la famiglia fin dalla tenera età. Questa mentalità nomade non l’ha mai abbandonata. Nata in Italia, Elena Colombi ora vive ad Amsterdam dove prosegue la sua esplorazione della dj culture privilegiando l’energia e l’emozione piuttosto che la forma e la funzione, e concentrandosi in particolare su artisti poco conosciuti. Nel circuito dei festival si è esibita al Dekmantel, Club To Club, Nuits Sonores, ADE, Unsound e altri. Gli elementi che compongono il suo percorso da dj sono variegati e surreali quanto le sue perfette selezioni, un riflesso della sua capacità di tradurre la sua vasta cultura musicale e i suoi set in ambienti differenti. Tuttavia, il suo talento colpisce nel segno con maggiore forza proprio nei club.

Ultimo concerto di Muse sabato 30 dicembre (ore 21 – ingresso libero) nella Chiesa di Sant’Antonio da Padova ad Alberobello,  grazie alla collaborazione con il locale Presidio del Libro e con il patrocinio del Comune, con l’arpista Kety Fusco affiancata dai visual a cura di Marica de Michele. Un viaggio visivo e sonoro che conduce lo spettatore in una dimensione lontana dai canoni classici dell’arpa, ricca di immagini in movimento che suggeriscono temi contemporanei. Negli anni, Kety Fusco ha fatto molta ricerca per estendere le possibilità tecniche-espressive dell’arpa (sia classica che elettrica) principalmente attraverso l’implementazione di tecnologie elettroniche (ma anche con l’uso di materiali fisici e analogici – l’arpa ‘preparata’ in un senso contemporaneo). E tutte le soluzioni che ha gradualmente trovato sono diventate parte integrante della musica che ha creato, per uscite discografiche, concerti o colonne sonore per film, danza, teatro e installazioni. The Harp – Chapter I, suo ultimo progetto discografico, è un’esplorazione contemporanea dell’arpa come strumento, in tutte le sue forme, sia sonore che strutturali.

Fino a domenica 7 gennaio (da martedì a domenica – ore 10:30/18:30 – ingresso 4 euro, ridotto 3 euro) nel Museo del Territorio – Casa Pezzolla di Alberobello, in collaborazione con Associazione 24FPS e Cubo – Contenitore Creativo e l’Associazione Culturale Spine, sarà allestita la mostra “FilmmakHER. Ventiquattro registe di cui forse non hai ancora sentito parlare“. Nonostante i cambiamenti degli ultimi anni – sempre più registe vincono riconoscimenti nei più prestigiosi festival mondiali – molti nomi femminili della storia del cinema restano ancora nascosti. La mostra “FilmmakHER. Ventiquattro registe di cui forse non hai ancora sentito parlare” nasce dall’esigenza di raccontare le loro storie attraverso un percorso di testi e illustrazioni grazie ai disegni di Mara Cerri, Elenia Beretta, Cecilia Sammarco, Maria Giulia Chistolini, Simona Iamonte, Daniela Goffredo, Monica Lasagni, Alessia Bevilacqua e Isabella Bersellini. Sono state selezionate ventiquattro registe di provenienza ed epoche diverse, dal 1873 ad oggi: cineaste, pioniere, attiviste, donne a volte lontane dai circuiti dominanti che hanno rovesciato con determinazione le regole dell’industria audiovisiva dando a spettatrici e spettatori la possibilità di riconoscersi e ritrovarsi in personaggi rappresentati secondo differenti e nuovi punti di vista. Un dialogo tra diverse forme d’arte, tra cinema, illustrazione ed editoria, per creare un racconto corale e dare forza alla narrazione sul lavoro delle donne.