Continuano a farsi sentire le volontarie GAL Gruppo azione Locale, Associazione Balzoo Acquaviva delle Fonti, Comitato cittadino Le Signore degli Alberi, Associazione culturale Artis, Centro studi Antonio Lucarelli e dall’associazione culturale L’incontro ONLUS.

“Ai microfoni” de il quotidiano italiano, Mary Spinelli dell’associazione Balzoo.

Il giorno 26/09/2023 avete chiesto a mezzo Pec una richiesta di intervento urgente, con un termine di 48 ore,  in merito alla gravissima situazione igienico sanitaria e allo stato fatiscente in cui versa la struttura. Avete ottenuto dei risultati?

No. Purtroppo non abbiamo ottenuto alcuna risposta, né dal Sindaco Marco Le Noci, né dal RUP del canile Felice Giorgio né tantomeno dal dirigente dell’Ufficio Tecnico Nicola Cortone. E’ evidente che persiste lo “scaricabarile” di tutti i responsabili, poiché continuano ad ignorare ogni nostra richiesta. Abbiamo chiesto un tempo ragionevole di 48 ore, affinché i malcapitati ospiti della struttura venissero messi in condizioni di vita dignitosa, soprattutto perché adesso i cuccioli dovranno affrontare la nuova stagione invernale, ma nulla da fare.

Nella stessa richiesta abbiamo soprattutto evidenziato quali siano le inadempienze contrattuali messe in atto da M.A.P.I.A. S.r.l. e sollecitato la cessazione immediata della gestione da parte di quest’ultima ma ad oggi, ancora nessuna risposta. Tutto tace.

Sono state sporte denunce ai Carabinieri?
No. non abbiamo sporto alcuna denuncia ai Carabinieri. Abbiamo deciso di muoverci solo chiedendo l’intervento dell’amministrazione comunale. Quindi di richiedere interventi politici

Come mai questa scelta, visto il rumore mediatico che avete messo in atto?
Purtroppo ci é stato riferito che ogni azione legale intrapresa contro la M.A.P.I.A S.r.l. é inutile, poiché sono circondati da ottimi avvocati e chiunque abbia cercato di fare giustizia, alla fine ha perso. Inoltre temiamo che, se il canile venisse messo sotto sequestro, non avremmo più la possibilità di poter intervenire personalmente in aiuto dei cani presenti in struttura.

Ricostruendo la storia dall’inizio, da quando cioè la M.A.P.I.A. S.r.l. ha vinto la gara d’appalto per la gestione del canile comunale di Acquaviva delle Fonti, sembrerebbe che il numero dei cani all’interno della struttura, sia nettamente diminuito. Sapete dirmi come mai?
E’ semplice, molti muoiono a causa della mala gestione come si evince dai numerosi video che abbiamo pubblicato e molti altri li facciamo adottare noi. Le nostre associazioni hanno interrotto l’iter delle proprie adozioni, per dare precedenza a quella dei cani presenti in struttura e farli uscire da quello che è un vero e proprio lager. Adesso  abbiamo avviato l’iter di adozione per alcuni cani più anziani, poiché se dovessero affrontare un altro inverno in quelle condizioni, non avranno la possibilità di sopravvivere.

Se un comune cittadino un pomeriggio dopo il lavoro, volesse recarsi presso il canile, per adottare un cane, che tipo di accoglienza riceve?
Intanto non ci si può recare nelle ore pomeridiane perché il canile è chiuso. Loro infatti operano solo dalle 08:00 alle 12:00. In queste stesse fasce orarie, i dipendenti di M.A.P.I.A S.r.l. lavorano, dopo di che i cani rimangono da soli tutto il giorno. Capisci bene che non è possibile accudirli in così poco tempo. Quattro ore non sono sufficienti per pulire, figuriamoci per somministrare loro le cure necessarie, e tutto il resto. I cani hanno bisogno di personale specializzato e che davvero ci tiene a loro.

Inoltre le famiglie che in passato hanno fatto richiesta di adozione, hanno ricevuto un forte ostruzionismo. Controlli esagerati e tempi lunghissimi di attesa. Si è arrivati ad aspettare anche tre mesi per ricevere un cane in adozione. Portano le persone che desiderano prendersi cura di queste anime, “perché sono esseri senzienti e pieni di amore e sentimenti“, all’esasperazione, alla demoralizzazione e alla fine si rivolgono altrove.

Il Quotidiano Italiano raccoglie l’appello delle associazioni sopracitate e invita i rappresentanti delle istituzioni locali a verificare con minuzia i fatti denunciati e già noti affinché si evitino ulteriori ed inutili sofferenze agli ospiti della struttura.