Caos per le modifiche dello Stato per il reddito di cittadinanza, che sta creando non poche proteste in tutta l’Italia. Non è da meno Bari con una folla di persone che si è riunita per protestare sotto il Comune del capoluogo.

Il primo cittadino, Antonio Decaro, e presidente Anci presentando il Puc (Progetto di utilità collettiva) che a quanto sembra, dal comunicato, “impegnerà 42 baresi percettori del Reddito di cittadinanza per un anno negli uffici della Procura di Bari”, ha rilasciato a diverse testate alcune dichiarazioni, ecco di seguito qualche estratto: “A parte l’utilizzo distorto da parte di qualcuno, su cui anche le stesse Procure in Italia stanno indagando, credo che forse bisognerebbe puntare di più su delle attività formative con politiche attive del lavoro” – “Io credo che il Reddito di cittadinanza sia una misura fondamentale perché sono tantissime le persone che altrimenti non avrebbero la possibilità di poter sopravvivere. Ha aiutato molto alcune zone del nostro Paese, ma vanno fatte sicuramente delle modifiche sulla parte legata alla ricerca del lavoro. Credo che il Governo debba fare uno sforzo per accelerare su questo aspetto”.

“Noi sindaci abbiamo chiesto al Governo, se dovessero essere fatte delle modifiche, di essere ascoltati sul Reddito di cittadinanza. A parte l’utilizzo distorto da parte di qualcuno, su cui anche le stesse Procure in Italia stanno indagando, credo che forse bisognerebbe puntare di più su delle attività formative con politiche attive del lavoro, fare progetti triennali attraverso gli uffici provinciali del lavoro. Ma da sindaco, come tanti sindaci del nostro Paese, posso dire che il Reddito di cittadinanza è stato una forma di sostegno al reddito famigliare che ha permesso a tante persone di avere un tetto sulla testa e di mettere un piatto a tavola per loro e per i loro figli, di restituire dignità a queste persone che in qualche maniera hanno la possibilità di restituire qualcosa alla loro comunità”.

“Una parte dei sindaci chiede di focalizzarsi sulla possibilità di far svolgere ai percettori del Reddito di cittadinanza attività di carattere formativo per riattivarsi nel mondo del lavoro: questa secondo noi potrebbe essere una soluzione”.

“Oggi funziona il sostegno al reddito ma ancora la norma che aveva previsto il Reddito di cittadinanza non riesce a dare uno sbocco lavorativo, perché la procedura ancora non si è concretizzata. Credo che il Governo debba fare uno sforzo per accelerare su questo aspetto, magari con una nuova norma di accompagnamento al lavoro” per i percettori del sussidio”.