Il soffitto della sede operativa del 118 da cui si è distaccato l'intonaco

Un crollo nel cuore della notte nella sede operativa del 118 del Policlinico di Bari, mentre gli operatori erano in servizio. Sarebbe avvenuto intorno alle 3 di mercoledì scorso, 21 giugno. Oltre al distacco dell’intonaco dal soffitto, si sarebbe staccato anche uno scaldabagno, provocando un rumore così forte da mettere in allarme gli operatori al momento presenti. Solo ora però, a distanza di una settimana, trapela l’accaduto. Grazie alla segnalazione di Luigi Cipriani, dirigente del sindacato autonomo GIL Sanità del Policlinico e segretario del movimento “Riprendiamoci il futuro”, da lui fondato nel 1990.

Raggiunto telefonicamente ci ha spiegato il motivo di questo ritardo: “Gli operatori che stanno all’interno erano intimoriti a divulgare la notizia. A me è arrivata per vie traverse. Ho appena pubblicato la segnalazione, con le fotografie, sulla pagina Facebook del movimento e sulla pagina ‘Amici del Policlinico’, perché volevo mettere in allerta i miei colleghi“.

Dalle parole di Cipriani trapela la frustrazione del dover far ricorso ai social media per denunciare problemi che potrebbero essere risolti a monte dalle autorità preposte a farlo. “Quello che dico è questo: perché bisogna alzare un polverone per cercare di risolvere i problemi? Se ci sono situazioni simili in altri reparti, vanno segnalate tempestivamente. Non bisogna aspettare un crollo. Questo problema secondo me era conosciuto dall’ufficio tecnico, visto che si trova al piano superiore (rispetto alla sede operativa 118 N.r.d.). Perché io presumo che se il crollo è stato di quelle dimensioni, qualcosa ci fosse già da prima. E non vorrei, ed è un azzardo che sto facendo, che l’avessero segnalato e qualcuno avesse messo in disparte la richiesta. Non lo so, lo devo appurare. Se è così la cosa sarebbe ancora più grave”.

L’obiettivo di Cipriani è stato quello di segnalare per prevenire episodi simili, e non di segnalare col solo obiettivo di critica. Come ci riferisce: “Il post non è mirato a criticare, ma a dire ‘intervenite perché la cosa è seria’. Ho divulgato anche perché ci potrebbero essere casi simili in altre strutture. Dove sarebbe opportuno che l’ufficio tecnico facesse le opportune verifiche. Programmandone anche una a settimana, così che nel giro di un mese o un mese e mezzo siano fatte tutte. Questo a salvaguardia non solo degli operatori sanitari, ma anche dei pazienti. Perché in questa circostanza si è trattato di una sala operativa, ma se si parla di reparti ci sono anche i pazienti“.

Al fine di tutelare l’incolumità degli operatori della sede operativa del 118, Luigi Cipriani ha quindi chiesto al Direttore Generale e al Direttore Sanitario se sono state intraprese tutte le iniziative per la messa in sicurezza del plesso in questione, al fine di garantire l’incolumità degli operatori che prestano servizio presso i locali in cui è avvenuto l’incidente. Cipriani è stato contattato dalla Direzione Sanitaria, che ha riferito di aver dato incarico all’ufficio tecnico di fare tutte le verifiche del caso.