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Stando ai media ucraini l’esercito russo avrebbe bombardato nelle prime ore di questa mattina, 13 giugno, con 6 missili Kryvyi Rih, la città natale del presidente Zelensky, da sempre bersaglio dei russi a partire dall’inizio della guerra. Alle 6:22 (5:22 in Italia) i missili hanno colpito diversi edifici civili, tra cui un palazzo di cinque piani e un negozio dii alimentari; al momento si contano 6 morti e diversi feriti, di cui 10 gravi e 3 in condizioni critiche.

Il presidente ucraino ha commentato l’attacco di Mosca: “Altri missili terroristici, gli assassini russi continuano la loro guerra contro edifici residenziali, città ordinarie e persone. Purtroppo, ci sono morti e feriti. L’operazione di soccorso a Kryvyi Rih continua. Le mie condoglianze a tutti coloro che hanno perso i loro cari! I terroristi non saranno mai perdonati e saranno ritenuti responsabili di ogni missile che lanciano”.

Bombe ucraine nelle regioni russe

Il governatore della regione russa di Kursk, Roman Starovoit, ha spiegato su Telegram che l’esercito di Kiev sarebbe riuscito a distruggere dieci missili e un drone russo, bombardando i villaggi di Tetkino e Glusjkovo. Non ci sarebbero vittime, ma sono stati distrutti diversi edifici, un cinema ed è saltata la fornitura di gas ed elettricità.

Nella mattina del 13 giugno a Krasnodar sarebbe scoppiato un incendio nella raffineria di petrolio. Non si hanno notizie su potenziali vittime, né quale sia stata la causa dell’incendio. Lo ha reso noto la Direzione regionale del ministero delle Situazioni di emergenza, come riporta l’agenzia di stampa Ria Novosti. Le fiamme si sono estese su un’area di 20 metri quadrati e la situazione pare sia sotto controllo.