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Durante le prime ore di questa mattina la Russia avrebbe sferrato un nuovo attacco contro la città di Kiev, capitale dell’Ucraina. Secondo quanto riportato dall’amministrazione militare di Volodymyr Zelensky, l’allarme aereo sarebbe durato più di tre ore. Le Forze di Mosca avrebbero utilizzato droni kamikaze Shaded di fabbricazione iraniana. Tutti i bersagli aerei sarebbero stati distrutti dai sistemi di difesa ucraini. Il Cremlino starebbe concentrando i bombardamenti su Kupiansk, Lyman, Avdiivka e Maryinka, ha fatto sapere lo Stato maggiore di Kiev: nelle ultime 24 ore sarebbero stati condotti dall’esercito russo 30 attacchi. Pavlo Kyrylenko, capo dell’amministrazione militare nel Donetsk ha riferito su Telegram la morte di un residente e il ferimento di altre 6 persone.

Offensiva ucraina a Kherson

Secondo quanto riportato dall’agenzia russa TASS, l’esercito ucraino avrebbe portato avanti un’offensiva sulla città di Kherson, sparando durante la notte 28 proiettili contro i centri abitati. Sotto il fuoco di Kiev sarebbero rientrate anche altre zone della regione, per un totale di 69 proiettili da pezzi di artiglieria a tubo. “Durante la notte, le forze di Kiev hanno continuato a bombardare gli insediamenti di Novaya Kakhovka, Vasilyevka e Kayri. L’entità di vittime civili è ancora in fase di aggiornamento“, ha dichiarato alla stampa un funzionario dei servizi di emergenza russi.

Droni su Sebastopoli e guerra nel Mar Nero

Il governatore russo di Sebastopoli, Michail Razvožaev, ha fatto sapere che droni ucraini hanno attaccato la città nella notte appena trascorsa. Le difese di Mosca avrebbero neutralizzato l’offensiva di Kiev attraverso stazioni di guerra elettronica. “Nella notte i nostri militari hanno respinto un altro attacco di droni a Sebastopoli. Niente all’interno della città è stato danneggiato. Tutte le agenzie continuano a monitorare la situazione“, avrebbe dichiarato Razvožaev secondo l’agenzia di stampa Ukrinform. Le flotte russe del Mar Nero avrebbero invece reso inoffensivi altri aeromobili a pilotaggio remoto, nella zona di Kacha. Le truppe del Cremlino, inoltre, avrebbero illegalmente occupato il ponte sullo stretto di Kerch.

Accuse alla compagnia aerea Ural

Il Servizio di Sicurezza dell’Ucraina ha accusato la compagnia aerea russa Ural di favorire lo spostamento delle truppe di Mosca verso il fronte di guerra attraverso mezzi civili. Al centro dell’accusa ci sarebbe il direttore generale della compagnia, Sergey Skuratov. La notizia è stata riportata dal servizio stampa SBU. Secondo quanto si legge nel rapporto, sarebbero state raccolte prove che confermerebbero il coinvolgimento di Skuratov nella logistica degli spostamenti delle truppe russe.