Il Consiglio regionale pugliese ha discusso la legge di Bilancio 2023, votando a favore dell’emendamento che prevede il prolungamento del mandato dei consiglieri in caso di dimissione del presidente Michele Emiliano. La norma, presentata dal leghista Gianni De Blasi, garantirà al Consiglio di restare in piedi per altri 7 mesi, oltre ai 10 mesi necessari per indire le nuove consultazioni. Se Emiliano lascerà la presidenza prima della fine della legislatura toccherà al vicepresidente guidare la Giunta. L’emendamento stabilisce che dopo le dimissioni del governatore “si procede all’indizione delle nuove elezioni entro sei mesi” anziché tre, termine che decorre “dalla presa d’atto da parte del Consiglio regionale” che deve avvenire “entro 30 giorni”.

La norma è passata con 37 voti a favore, 9 contrari e due astenuti. Tra coloro che non l’hanno approvata vi sono i rappresentanti del Movimento 5 Stelle.
“Come avevamo annunciato già da quando si è iniziato a parlare di prorogare la legislatura in caso di dimissioni del presidente Emiliano abbiamo espresso voto contrario all’emendamento”. Queste le dichiarazioni dei pentastellati. “Riteniamo che il Bilancio – proseguono – non fosse la sede idonea per discutere di questa proposta, che invece avrebbe dovuto essere esaminata con una modifica alla legge elettorale da portare in Commissione e poi in aula”.

“La cosa più grave però è che a neanche metà mandato ci si preoccupi già delle prossime elezioni e di candidati in pectore”, hanno affermato i consiglieri del M5S. “Siamo in un clima da perenne campagna elettorale che di certo non fa bene ai pugliesi. Non è accettabile che si passino i prossimi due anni a chiedersi se il presidente Emiliano si candiderà e chi sarà il suo successore. Non vogliamo in alcun modo stare in mezzo a giochi politici che finiscono per penalizzare solo i cittadini. I pugliesi meritano di meglio“.