“Oggi assistiamo ad una nuova corsa allo spazio: vaccini ad mRNA contro vaccini a DNA.
Stiamo per decretare, in piena pandemia, la morte dei vaccini a DNA per via di un evento avverso che ha una possibile incidenza di 1-4 casi per milione di vaccinati. A fronte di un rischio di infezione nella stessa fascia di età di 33.450 casi per milione. Un rischio da 10 a 30mila volte superiore”.

L’assessore alla Sanità della Regione Puglia, Pier Luigi Lopalco, difende su Facebook i vaccini AstraZeneca e Johnson & Johnson, finiti nel ciclone delle polemiche dopo i casi di trombosi registrati in alcuni pazienti dopo le somministrazioni.

L’epidemiologo, per rafforzare la sua tesi, rispolvera il dualismo tra i vaccini Jonas Salk e Albert Sabin. “Il secondo presentava fra i vaccinati un evento avverso grave, la paralisi post-vaccinale, in 1 caso ogni 600mila prime dosi – spiega -. Ma nessuno ha mai messo in dubbio il rapporto rischio-beneficio di quel vaccino”.

“La polio è stata sconfitta grazie al vaccino di Sabin, quello che era riuscito sconfitto alla prima sfida – conclude -. Prima di buttare alle ortiche una intera piattaforma vaccinale che potrà servire oggi per SARS-CoV-2, come ieri è servita per Ebola e domani per chissà quale altro mostro, pensiamoci bene”.