A seguito del prolungarsi dello stato di emergenza e la situazione che vede la Puglia in zona arancione, ma con ancora un alto numero di ricoveri in ospedale per Covid, il comitato cittadino “Assistenza Covid Murgia” fa appello alla Regione affinché vengano intensificati i protocolli terapeutici precoci e l’assistenza domiciliare per i pazienti affetti dal coronavirus.

“Seguendo da vicino i pazienti contagiati dal SARS-CoV-2, abbiamo potuto constatare che le visite centellinate delle unità Usca sprovviste di infermieri, l’impossibilità dichiarata dai medici di medicina generale di entrare nelle loro abitazioni e l’inesistenza di un piano terapeutico nazionale, hanno determinato in molti casi l’aggravarsi della sintomatologia con attivazione del 118 e successivi ricoveri nei pronto soccorso e terapie intensive” – dichiara il comitato murgiano.

La denuncia alla Regione è principalmente dovuta dunque alla carenza di personale che comporta una minore efficienza di intervento a domicilio nei confronti dei nuovi pazienti infetti da Covid.

Come afferma il comitato “Assistenza Covid Murgia”, un tempestivo intervento su questi pazienti dal principio della malattia può evitare il conseguente ricovero in ospedale e dunque salvare le vite di molte persone, oltre che diminuire la degenza nelle strutture ospedaliere.

Il comitato murgiano chiede dunque l’avvio di un dialogo costruttivo alla regione, al quale dovranno far parte anche il comitato “Terapie domiciliari Covid 19” rappresentato dall’avvocato Erich Grimaldi, il movimento “Ippocrate” di Mauro Rango e le istituzioni regionali.