Complice le prime giornate calde della primavere, ieri nel tardo pomeriggio il lungomare di Bari è stato preso d’assalto dai baresi. Tra chi passeggiava e chi correva, c’era anche qualcuno che ha deciso di sedersi sui muretti, vista la rimozione delle panchine, violando una delle restrizioni legate alla zona rossa.

Per questo motivo, come si evince da un video amatoriale postato su Instagram dalla celeberrima pagina Welcome to Favelas Puglia, una pattuglia della Polizia dal megafono ha invitato tutti a sgomberare il lungomare, ribadendo che la sosta è vietata potendosi spostare solo per tornare nella propria abitazione o per comprovate esigenze.

Su quanto accade nel capoluogo è intervenuto anche il sindaco di Bari, Antonio Decaro, con un lungo post su Facebook. “Ieri in Puglia 2360 contagi. E gli ospedali sono al collasso. Eppure continuano ad arrivarmi foto di luoghi della città con gente assembrata, senza mascherina e all’interno di circoli ricreativi. No, non le pubblicherò, è inutile. Perché non serve”.

“L’ho detto mille volte e lo ripeto, non basterebbe l’esercito italiano per pattugliare Bari. Comprese le case private, dove so per certo che si continuano a celebrare feste, pranzi e cene come se nulla fosse. Abbiamo anche chiuso i parchi fino a lunedì – sottolinea -, ma so che è tutt’altro che una misura risolutiva. Siamo tutti stanchi, logorati, è comprensibile. Ma il mio ruolo mi impone di dirvi ancora una volta che dobbiamo impegnarci ancora un po’”.

“La campagna vaccinale purtroppo è complicata, va a rilento, s’inceppa, trascura tanti che ne avrebbero bisogno, ma almeno, rispetto all’anno scorso, adesso c’è. E tra un paio di settimane dovrebbe finalmente decollare (incrociamo le dita). Nessuno ci chiede di essere dei robot – conclude il primo cittadino – sono perfettamente consapevole dei disastri, anche psicologici che questa pandemia sta generando. Ma ora c’è uno spiraglio per guardare all’estate con più fiducia. Non richiudiamolo. Impegniamoci tutti, per qualche altra settimana. Forza, forza, forza”.