La data per le prossime elezioni regionali è stata oggetto dell’audizione del presidente della Giunta regionale Michele Emiliano, tenutasi questa mattina nella seduta della VII commissione consiliare presieduta da Erio Congedo.

Su richiesta dei consiglieri Nino Marmo (FI) e Giannicola De Leonardis (FdI), il Governatore è tornato sulla questione relativa alla mancata previsione, da parte del Governo nazionale, di una ulteriore “finestra” per consentire il voto a luglio.

“Una decisione che – ha riferito il presidente Emiliano in Commissione – sconfessa gli accordi presi precedentemente con i Governatori e rappresenta una lesione grave del principio di leale collaborazione tra istituzioni. Una scelta incomprensibile, perché in una materia così delicata, senza alcun documento su cui basare una decisione del genere, il Consiglio dei Ministri ha deciso di chiudere la finestra di luglio: tra l’altro non si trattava di definire la data delle elezioni, in quanto lo stesso decreto prevedeva la possibilità, da parte del Ministro della salute, di bloccare le elezioni sulla base dei dati epidemici. Si è trattato di una pagina piuttosto “strana” anche perché esisteva accordo bipartisan per lasciare aperte le due finestre e che prefigura il rischio di una lesione costituzionale gravissima, in quanto si tratta di elezioni di carattere legislativo e in considerazione anche del fatto che i Presidenti sono gli interlocutori diretti del Governo, soprattutto nell’attuazione degli interventi di Protezione civile”.

“Se non dovesse essere prevista questa possibilità – continua Emiliano -, temo si possa creare una forte tensione politica con quelle Regioni guidate da forze politiche di opposizione. Mi auguro che il Parlamento corregga la norma e a quel punto saranno i presidenti delle Regioni a stabilire la data, sulla quale, per quello che mi riguarda, sarà possibile cercare un accordo con tutte le altre forze politiche”.

“In questo momento – ha concluso Emiliano –  l’ultimo dei miei pensieri sono le elezioni, ammesso ci sia qualcuno disposto ad affrontare i prossimi 5 anni da presidente. Io lo farò perché costretto. I prossimi 5 anni saranno i peggiori della storia italiana”. “Le uniche due date possibili per recarsi alle urne in luglio sono il 19 e il 26”. Lo ha detto il vicepresidente della giunta regionale pugliese, Antonio Nunziante al termine delle audizioni.