Il botta e risposta va in scena su Facebook e sul caso si scatena il putiferio. Da una parte il presidente regionale dell’Isde Agostino Di Ciaula, dall’altra il sindaco di Bari Antonio Decaro, in mezzo l’ipotesi di costruire un parco giochi nelle vicinanze del futuro inceneritore nella zona industriale, un tema che già sta facendo parecchio discutere.

L’idea è contenuta nella relazione dei tecnici comunali datata 29 novembre 2017 sulla proposta di “realizzare l’attività di trattamento e conferimento di rifiuti speciali non pericolosi in via Luigi Corigliano”. Tra le misure di mitigazione-compensazione c’è infatti l’ipotesi di “allestire, a spese della NewO, un’area giochi attrezzata per bambini possibilmente nelle vicinanze dell’impianto a farsi”.

Nello stesso documento si fa cenno anche alla possibilità di “applicare in favore del Comune di Bari una tariffa più vantaggiosa” per il conferimento dei rifiuti e il versamento “a titolo di ristoro ambientale” a favore sempre del capoluogo “di una quota della tariffa a carico di altri Comuni della città metropolitana che dovessero eventualmente impiegare l’impianto”.

“Mi preoccupa e mi indigna che il Comune di Bari abbia chiesto all’azienda di allestire un’area giochi per bambini nelle vicinanze dell’impianto – scrive Di Ciaula sulla sua bacheca Facebook – il ‘possibilmente’ significa che il Comune preferirebbe portare bambini a giocare in un’area certificata da tutti, persino dagli stessi proponenti dell’inceneritore, come critica dal punto di vista ambientale”.

“L’impianto – secondo Di Ciaula, che fa parte dell’International Society of Doctors for the Environment – emetterà particolato submicrometrico, il più pericoloso in assoluto per la salute umana. Il più pericoloso in assoluto per la salute dei bambini già a partire dall’età fetale. Molti, me compreso, cercheranno di impedire la realizzazione di questo impianto di incenerimento con tutti gli strumenti che la legge rende disponibili”.

A stretto giro è arrivata la risposta del primo cittadino che non si è tirato indietro mettendo nero su bianco la sua posizione allegando anche la lettera inviata alcuni giorni fa al presidente Michele Emiliano: “Ho detto e ripetuto che sono fermamente contrario alla realizzazione di questo impianto. I tecnici comunali senza informare il sindaco – non sono tenuti a farlo – hanno espresso in conferenza dei servizi un parere consultivo sulla localizzazione di una attività che non viene presentata come un inceneritore. Il parere tiene conto della destinazione urbanistica del suolo e delle emissioni in atmosfera che secondo l’Arpa sono sotto i limiti di legge”.

Il primo cittadino sottolinea soprattutto come quella del parco sia una ipotesi dei tecnici e non una volontà dell’Amministrazione: “Nel parere sono riportati potenziali compensazioni che invece non sono di competenza tecnica e dovrebbero essere valutate dal sindaco – sottolinea Decaro – La mia posizione è assolutamente negativa ed è stata espressa nella riunione che ho chiesto presso l’assessorato regionale”.

Anche se non sono tenuti a farlo, appare però singolare che i tecnici del Comune non abbiano interpellato il primo cittadino su una questione così importante. Vada per la destinazione urbanistica del suolo, vada sulle emissioni in atmosfera, ma possibile che gli stessi tecnici abbiano ignorato il sindaco su ipotesi di assoluto rilievo come quella di un parco giochi vicino all’inceneritore? Lo stesso Decaro ha ammesso: “Le potenziali compensazioni non sono di competenza tecnica, dovrebbero essere valutate dal sindaco”.