“C’è il pericolo che le Zls annullino i vantaggi per le Zes meridionali”. L’avvertimento di ieri evidentemente non è servito. Così il presidente dell’Autorità portuale dell’Adriatico meridionale, Ugo Patroni Griffi, sbatte la porta e se ne va dimettendosi dal Comitato istituito dalla Regione per definire i criteri per la nascita della Zes pugliese

La decisione è arrivata dopo il via libera della Commissione Bilancio alla istituzione delle Zone logistiche semplificate (Zls) nei porti del nord. Una specie di “brutta copia” delle Zone economiche speciali (Zes) introdotte dal Decreto Sud che rischiano di annullare tutti quei vantaggi burocratici, fiscali, economici, procedurali, e doganali che i porti del Mezzogiorno avrebbero potuto offrire a potenziali investitori.

Il rischio, già palesato da Patroni Griffi nell’incontro con la delegazione della Commissione Sviluppo Economico del Comune di Bari, è quello che senza distinzioni chiare e nette, le grandi aziende investano comunque al nord rendendo incolmabile il gap tra porti meridionali e settentrionali già allargato a dismisura dalla crisi.

La polemica del presidente dell’Autorità portuale dell’Adriatico meridionale è continuata anche su Facebook. Sulla sua bacheca Patroni Griffi ha invocato addirittura il celebre personaggio comico Cetto La Qualunque con una didascalia inequivocabile: “Chiù Zes e Zls pi tutti”