Questa sera ad Andria andrà in scena la terza tappa di Battiti Live, il concerto organizzato da Radionorba con contributi pubblici. Nei giorni di avvicinamento al grande evento, pronto a sbarcare su Iatlia 1, si è parlato molto della grande occasione che rappresenta per i commercianti locali, degli idoli dei giovani messi insieme dal carrozone, ma poco si è scritto sulla probabile inadeguatezza di piazza Catuma e corso Cavour, quest’ultimo recentemente negato ad altri eventi per motivi di sicurezza.

Un contenitore in cui non possono adunarsi più di 6mila spettatori, quando le stime parlano di almeno 25mila persone attese, anche calcolando l’affluenza nelle prime due tappe. La polemica impazza sul web, dove in tanti, compreso il presidente di Unimpresa Bat, Savino Montaruli, pone dei dubbi legittimi sulla location. Ormai, però, non si torna indietro.

L’altro elemento che ha scatenato le ire di critici e fans provenienti da altre città, che rischiano di non poter entrare in piazza, riguarda l’aspetto delle restrizioni. In tanti prevedono un delirio, soprattutto per l’indicazione data ai parenti dei residenti nella piazza, che volessero andare ad assistere allo spettacolo a casa di nonni, zii, padri, madri, fratelli, commare e compari entro le ore 14.

Insomma, avendo investito soldi pubblici, sarebbe stato auspicabile un’organizzazione che includesse il maggior numero di spettatori, provenienti anche dai paesi limitrofi, oltre che i turisti presenti in Puglia in questo periodo, puntando su una condizione di maggiore sicurezza. Non resta che accontentarsi e sperare di vedere tutto filare via liscio come l’olio. Terroristi e facinorosi, almeno quelli, saranno bloccati dai new jersy.

 

L’ULTIMO POST DI MONTARULIAvere a disposizione un’area con una capienza di oltre 20mila persone e non utilizzarla e acconsentire lo svolgimento dello spettacolo nella “piccola” piazza Catuma, negando, di fatto, la più ampia e libera partecipazione è da stolti oltre che da impreparati. Quello che sta accadendo in corso Cavour? Meglio metterci una pietra sopra, sperando che vada tutto per il meglio. Ad altri quello “scempio” non è stato concesso per motivi di “sicurezza”.

Oggi quelle condizioni di sicurezza, anche in corso Cavour, ci sono? Chi le ha verificate? Con quali autorizzazioni? Per fare cosa? Perché oggi su corso Cavour, pericolante, si può fare ciò che fino all’’ltro ieri non era possibile concedere alla “gente comune”? Fatevi queste domande, datevi le risposte e capirete quale sia l’andazzo in questa strana, ineffabile ed ambigua città. Chi comanda ad Andria? La domanda resta sempre la stessa. Io vado via, a voi lo Show. Questo, comunque, sarà ricordato come il D-DAY (Discrimination Day). Se hai un “balcone” in piazza Catuma, ad Andria vali!

Ecco quello che non vedrete mai da vicino. Quando i soldi sono “pubblici” deve prevalere l’interesse “pubblico”. In questo caso ha prevalso l’interesse “privato”.
I’ Kiàkkr n’àn stàun!