Bagnini a Pane e Pomodoro e Torre Quetta, si fa presto a dire salvamento. Come negli anni scorsi, anche per il 2016 il servizio è stato affidato dal Comune mediante un apposito bando di gara finanziato con fondi del bilancio, base d’asta 86mila euro e spiccioli, aggiudicato col criterio del massimo ribasso in percentuale. Con una offerta di circa 61mila euro, l’appalto è stato vinto dalla Multiservizi Italia società a responsabilità limitata semplificata, sede legale a Mazara del Vallo, in Sicilia. Fin qui, tutto regolare.

Il capitolato speciale d’appalto, all’articolo 9 Descrizione del servizio, cita testualmente: “N.2 postazioni (torretta di avvistamento) una per ogni tratto di spiaggia libera da presidiare a Pane e Pomodoro e Torre Quetta. Il servizio dovrà essere assicurato tutti i giorni festivi compresi – dalle ore 10 alle ore 18 e dovranno essere impiegati almeno n.4 assistenti bagnanti per postazione muniti di brevetto …[…]… da impiegare su due turni con cambio sul posto”. E qui iniziano i problemi.

Come ha fatto notare Paolo Bellino della Splendor, che in passato ha auto in gestione il servizio, gli anni scorsi le postazioni era sì 2, ma per spiaggia, ovvero quattro in totale equamente ripartite tra Pane e Pomodoro e Torrequetta, con 8 bagnini in servizio contemporaneamente, quattro per spiaggia. In parole povere, il doppio di quest’anno. Siamo infatti andati a verificare e gli stessi bagnini ce l’hanno confermato. Su ogni spiaggia è stata prevista una sola postazione, due in totale, mentre in servizio ci sono solo due addetti, quattro in tutto quindi. Com’è possibile? Cosa pensano i bagnanti di questa riduzione drastica del presidio? Soprattutto, è conforme al bando?

La Splendor, a scanso di equivoci, ha scritto una lettera indirizzata, tra gli altri, alla Capitaneria e alla Polizia Municipale. Dalla Capitaneria, indipendentemente dalle norme in vigore che fissano dei vincoli precisi sul numero di addetti da destinare alla sicurezza sulle spiagge, hanno risposto che spetta al Comune e non a loro stabilire quanti bagnini ci debbano essere, chiamandosi fuori dalla questione. La Municipale, invece, sostiene che il bando non si presta a interpretazioni di sorta. Secondo noi non è proprio così. Leggendo attentamente il testo si vede bene come, invece, si stato scritto in maniera vaga e quindi interpretabile.

Se l’aspetto della sicurezza non è da trascurare, altrettanto importante è l’aspetto economico. Insieme a Paolo Bellino, che con la sua Splendor ha partecipato alla gara, abbiamo provato a fare due conti ” alla femminile”, senza badare troppo al centesimo. Calcolato il costo orario per ogni addetto, una volta dimezzati i bagnini, metà dei 61mila euro per cui è stata aggiudica la gara vanno giustificati in qualche modo. Diversamente, ci ha detto Bellino, si tratterebbe di un’offerta fuori mercato. Naturalmente, questo giornale è a disposizione della Multiservizi Italia, aggiudicataria dell’appalto, del Comune, e di chiunque altro voglia chiarire ogni aspetto della questione.