Il Magnifico Rettore dell'Università degli studi di Bari Antonio Felice Uricchio.

«Se il cane la fa per strada, si raccoglie. Se lei viene la mattina tra le 8 e le 9 in Università vedrà il personale impegnato a pulire. Oltretutto, quando piove diventa scivoloso e pericolosissimo». Seppure in maniera pacata, il Rettore Antonio Uricchio ha le idee molto chiare. Dunque, seppur senza timbro e firma che ne attesti l’ufficialità, il divieto comparso tra i corridoi dell’Ateneo è reale: «Vietato sporcare – chiarisce il Rettore – non festeggiare. Tutti possono festeggiare ed è sempre bello, anzi, ma se lei viene adesso che ho appena finito la seduta di Laurea troverà uno spettacolo molto amaro, perché significa non avere rispetto dei luoghi».

La questione, dunque, è tutta sul decoro: «Ogni mattina vengono raccolti dai sei ai sette cesti, gli addetti alle pulizie ci mettono delle ore, con notevole disagio di tutti. Ci sono tanti modi di festeggiare, ma evitare di farlo in questo modo è almeno un dovere. Abbiamo convocato una riunione con alcuni rappresentati degli studenti negli organi e loro stessi avevano adottato un codice di autodisciplina in alcune Facoltà, come Medicina, prevedendo anche sanzioni. Stiamo studiando con la delegata ai rapporti con gli studenti di estendere questo meccanismo».

Sono allo studio delle soluzioni alternative?
«Si ci stiamo lavorando, fermo restando l’appello, credo che sia una questione di rispetto per chi lavora».

Qualche studente ha detto: ci vorrebbe un ambiente adatto ai festeggiamenti.
«Ne ho parlato col sindaco, ho avanzato l’idea di individuare nelle piazze degli ambienti di pulizia immediata, che possono anche essere facilmente realizzati con un chiosco e dei tavolini. A Ferrara, per esempio, funziona così, sono spazi messi a disposizione dalla pubblica amministrazione. Credo che in tal senso una qualche soluzione ci sarà».