Una nuova perizia per stabilire una volta per tutte se il sito è realmente contaminato oppure no. Un altro capitolo si aggiunge alla complicata storia di contrada Nepta, a Bitetto. Dopo la ctu eseguita per conto del Tribunale di Bari, il passaggio successivo sarebbe dovuta essere la caratterizzazione del terreno, ma la Regione ha deciso di ripetere gli accertamenti. Mancanza di soldi, pare, anche nelle casse del Comune. Dunque, blocca tutto a vai con la nuove analisi, quando, ancora non si sa.

La cosa certa è che l’intricata vicenda, iniziata a metà degli anni ’90, è ben lontana dalla conclusione. Un articolo pubblicato nel ’96 raccontava la pratica criminale di interrare rifiuti tossici. La cronaca riporta anche il ritrovamento di un fusto da parte di alcuni vigili urbani, ma anche – a quanto pare – che dai gas tossici fuoriusciti qualcuno sarebbe rimasto irritato con tanto di bruciori agli occhi. Una circostanza mai smentita dallo stesso comandante, a cui tempo fa abbiamo provato a chiedere chiarimenti, ricevendo in cambio una bella aggressione davanti alle telecamere.

Una dele cose che mancavano nel copione della storia è la voce degli agricoltori di Bitetto, che di cicostanze interessanti da raccontare ne hanno parecchie. Ecco cosa ci hanno detto.