Barletta si è svegliata oggi con il rombo dei motori e il suono delle proteste, poiché centinaia di agricoltori hanno preso d’assalto le strade della città con una carovana di trattori, dimostrando il loro malcontento nei confronti delle politiche agricole europee e italiane.

Il corteo, composto da circa 200 mezzi agricoli, ha attraversato le vie principali della città con bandiere italiane sventolanti e striscioni colorati, dando voce alle preoccupazioni di un settore che si sente trascurato e ignorato dalle istituzioni.

Ruggiero Tanzi, portavoce della sigla “Liberi Agricoltori Barlettani”, ha dichiarato che la manifestazione è un grido di dolore e di protesta contro le decisioni prese a tavolino a Bruxelles, che sembrano ignorare le specificità e le esigenze del territorio pugliese.

“Chiediamo alle istituzioni di scendere in piazza con noi”, ha affermato Tanzi, sottolineando l’importanza di un dialogo aperto e trasparente tra agricoltori e rappresentanti politici. “L’agricoltura sta attraversando una fase di transizione e le politiche europee devono tener conto delle peculiarità di ogni regione, anziché imporre regole generiche”.

Tra le principali criticità sollevate durante la protesta, spicca la questione della scarsità di acqua, che rappresenta un grave ostacolo per gli agricoltori pugliesi. Tanzi ha evidenziato la necessità di un piano nazionale di collaborazione tra le regioni, suggerendo possibili soluzioni come il trasferimento di risorse idriche da regioni più ricche o la realizzazione di nuove infrastrutture idriche.

La delegazione degli agricoltori, dopo la manifestazione, sarà ricevuta in Prefettura per portare avanti le loro richieste e cercare una soluzione concreta ai problemi che affliggono il settore agricolo pugliese. Resta da vedere se le istituzioni risponderanno alle legittime preoccupazioni degli agricoltori o se la protesta continuerà a crescere fino a ottenere ascolto e risposte concrete.