La vicenda di Nora, la mamma di Ascoli Satriano in attesa di una casa popolare dal Comune, continua a snodarsi in sempre nuovi risvolti. A seguito del nostro ultimo articolo, la donna ha denunciato presso i carabinieri il Sindaco della cittadina, Nino Danaro e: “Coloro che si sono resi responsabili del reato di diffamazione a mezzo Internet e di ogni altro reato ravvisabile nei fatti di cui in narrativa”.

Nello specifico, Nora ha contestato al sindaco di aver mentito affermando che un’associazione culturale le avesse offerto un impiego a tempo indeterminato e un anno di affitto pagato a Lucera, che Nora avrebbe rifiutato, facendola apparire come una donna “Che vuole qualcosa di cui non ha assolutamente diritto”.

D’altro canto, il Sindaco, contattato telefonicamente, ha ribadito l’autenticità di quanto sostenuto e ha spiegato che a supporto di quanto da lui detto ci sarebbe la testimonianza del presidente dell’associazione culturale in questione e che, a questo punto, avrebbe valutato la possibilità di denunciare, a sua volta, Nora.

Dal testo della querela, però, apprendiamo un’altra circostanza particolarmente strana. Lo scorso febbraio, la sorella della donna, avendo bisogno del proprio stato di famiglia per una pratica, ne ha chiesto una copia agli uffici comunali. Da questa, ha scoperto, con stupore, che nel proprio nucleo familiare era stata inserita arbitrariamente anche l’intera famiglia di Nora che così risultava a suo carico. Sulla vicenda dello stato di famiglia alterato a discapito di Nora, e su tutta la questione, stanno facendo chiarezza i carabinieri.