Un’operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Otranto ha portato alla luce un caso di abuso del sistema da parte di un’estetista nel Leccese. La donna, che esercitava illegalmente la professione senza alcuna autorizzazione e senza versare le dovute tasse, è stata individuata all’interno di un centro estetico clandestino, ubicato in una residenza privata.

Durante i controlli effettuati per contrastare l’evasione fiscale e il lavoro nero, i militari hanno scoperto l’attività illecita, sequestrando l’attrezzatura utilizzata e raccogliendo prove documentali che hanno permesso di quantificare oltre 25.000 euro di ricavi non dichiarati, elusi dal fisco.

Ma le sorprese non sono finite qui. L’indagine ha rivelato che l’estetista abusiva ha anche beneficiato in modo indebito del reddito di cittadinanza, percependo circa 11.000 euro complessivi di sussidio statale.

Questo caso evidenzia l’importanza di una stretta sorveglianza sul rispetto delle normative fiscali e sull’utilizzo corretto dei sussidi pubblici. Il reddito di cittadinanza, progettato per aiutare chi versa in difficoltà finanziarie, non dovrebbe essere oggetto di abusi da parte di individui che non ne hanno diritto.

Le autorità competenti hanno preso provvedimenti contro l’estetista abusiva, ma resta fondamentale un costante monitoraggio e una maggiore sensibilizzazione per prevenire e contrastare tali comportamenti illegali, tutelando così l’integrità del sistema e garantendo che le risorse pubbliche siano utilizzate in modo equo e responsabile.