Settecentocinquanta euro lorde per l’ancella dello strascico, la confidente, e un vecchio servitore; 1.000 euro lordi per il guardiano di Oreste. Sono i compensi per i quattro ruoli minori messi a concorso per l’opera d’apertura della stagione 2014 del teatro Petruzzelli: Elektra di Strauss. Il tutto per 5 recite (31 gennaio, 3 febbraio, 6 febbraio, 9 febbraio e 11 febbraio 2014), senza contare la prova generale e il mese a disposizione del direttore d’orchestra e del regista, per il periodo compreso tra il 7 gennaio e l’11 febbraio 2014. Sia chiaro – per i non addetti ai lavori – si tratta di apparizzioni brevissime che, tuttavia, non escludono studio e preparazione. Permolti professionisti, compresi alcuni insegnanti di conservatorio e coristi del teatro (sarà un caso che la stragrande maggioranza di coristi ha snobbato la selezione?), non lo ritengono un compenso equo.

Pare che, al contrario di quanto non sia accaduto per altri bandi e altri concorsi, questa selezione – proprio a causa del compenso – sia stata riservata solo a partecipanti baresi, al massimo pugliesi. Come potrebbe un milanese, un romano o un palermitano vivere un mese a Bari o fare avanti e indietro a seconda delle esigenze? A noi non sembra possibile.  A confermare la nostra tesi è una mail inviata a decine di indirizzi dalla casting Manager del Petruzzelli. L’oggetto della missiva sono le selezioni del Trittico, ma il discorso calza comunque a pennello.

Nella mail,(che potete vedere nel video) si legge testualmente: “penso potrebbe essere un’occasione interessante soprattutto per dei giovani artisti o per cantanti che vivono in Puglia”. Si è dunque coscienti che diversamente non si potrebbe partecipare.

Noi eravamo fuori dal teatro ieri mattina (8 novembre ndr) e abbiamo scoperto come tutti i candidati – molti studenti di conservatorio – fossero pugliesi (il 90% di Bari e provincia). Dalle 12.15 alle 13.45 ne abbiamo contati una ventina (le selezioni erano programmate tra le ore 13 e le ore 15). Onestamente ci saremmo aspettati una lunga coda di artisti o aspiranti tali pronti a ricoprire quei ruoli pur di calcare il palco dello storico teatro.

A margine del servizio vedrete anche un gruppo di musicisti dell’orchestra del Petruzzelli ai quali non stanno piacendo le nostre inchieste, in quanto minerebbero il buon nome del teatro e quindi – a loro dire – starebbero allontanando il pubblico. Per quanto ci riguarda, il teatro si sta autodistruggendo senza il nostro aiuto, fermo restando la professionalità della maggior parte degli artisti. La domanda alla quale cercheremo di dare presto una risposta è un’altra: tutti i musicisti sono lì per concorso come ha fortemente voluto il commissario Fuortes, o c’è ancora qualcuno che viene chiamato direttamente? E da chi?