Sacrificate le unità amministrative per evitare d’intaccare i livelli essenziali di assistenza. Il personale ospedaliero, infatti, non risulta particolarmente colpito salvo che per il taglio di 67 infermieri. A rischio i Cup – centro unico di prenotazione – per i quali era stato previsto il potenziamento. Resta salva la rete per l’assistenza territoriale, almeno per il momento.

Il no per lo stanziamento di 566 milioni di euro arriva dal Ministero che ha deciso di non tener conto della legge regionale del 2006 che prevedeva un adeguamento del 3,4% permettendo così una maggiore disponibilità. La cifra prevista dalla Regione teneva conto, inoltre, di quanto previsto dalla finanziaria del 2009, secondo la quale la spesa del personale doveva essere calcolata tenendo conto del costo del 2004, decurtato dell’1,4% al netto dei vari adeguamenti contrattuali.

Quindi addio alla dotazione di organico pari a 5 mila e 500 unità che prevedeva, appunto, un bilancio di 566 milioni di euro, inevitabilmente ridotto a 545. La delibera si è resa indispensabile per ottenere le deroghe al blocco delle assunzioni del personale.

9 agosto 2012

Maria Paterno