Mare cristallino, stabilimenti pronti per aprire le porte alla stagione turistica e soprattutto le bellezze nostrane così come si vedono in cartolina. È questo che si aspettano abitanti e turisti con l’arrivo della bella stagione e delle vacanze pasquali. Ma soprattutto spiagge preparate ad accoglierli per gite fuori porta e le prime “tintarelle”.

Purtroppo però nella nota del capogruppo Palese la Puglia non offrirà un biglietto da visita positivo: questo “inciderà negativamente sulla prossima stagione estiva”. E allora basta ripulire lungomari e spiagge ed è fatta. Ma chi deve farlo?

«Ogni anno – lamenta Palese – in questo periodo è la stessa storia: gli operatori balneari si ritrovano alle prese con le spese di ripristino delle strutture danneggiate dal maltempo. Pare che la Regione Puglia abbia deciso di non stanziare più, in favore delle Province, i finanziamenti destinati alla pulizia delle spiagge e che a questo servizio dovrebbero far fronte direttamente i Comuni».

Una decisione che non sta bene a nessuno considerando che i Comuni per far fronte a queste altre uscite dovrebbero tassare ulteriormente i cittadini, in un periodo non propriamente florido. Allora il capogruppo propone una soluzione. Per lui potrebbe prendersi carico dei costi di ripulitura dei litorali l’Agenzia Regionale per le attività Irrigue e Forestali definita dallo stesso Palese “una piccola Regione nella Regione” con i suoi 1300 dipendenti.

Si rivolge così direttamente al presidente Vendola per accelerare le pratiche per “l’intervento immediato sui nostri litorali, valore inestimabile e biglietto da visita della Puglia turistica nel mondo, finanziando il costo della pulizia”. Nella speranza che i tempi non si dilunghino troppo e che ai turisti possa rimanere il ricordo di una terra carica di bellezze e soprattutto pulita.

Angela Nitti