Secondo i dati dell’Ihs iSuppli Market Brief il Bel Paese ha raddoppiato la potenza degli impianti fotovoltaici: si è passati da 3,9 gigawatt nel 2010 a 6,9 nel 2011. La Puglia offre il suo contributo producendo con i suoi 16.803 impianti 1.486 megawatt di potenza. Nel frattempo la Germania ha rilevato un calo del 20% nella performance degli impianti arrestandosi a quota 5,9 GW rispetto ai 7,4 GW del 2010.

Insomma l’Italia fa bella figura, collocandosi come traguardo per potenze mondiali come gli Usa con 2,7 GW di nuove installazioni, la Cina (con 1,7 GW), il Giappone (1,3 GW) e la Francia (1,1 GW). Ma il tacco dello Stivale ottiene ottimi risultati anche nel settore eolico: producendo oltre 1.300 megawatt nel 2010, pari al 17% della potenza installata a livello nazionale, è seconda solo alla Sicilia. La Regione nel ramo delle bioenergie è terza a livello nazionale con 220 megawatt, pari a poco meno del 10%.

La Puglia con il triatlon delle risorse rinnovabili (il fotovoltaico, l’eolico e le bionergie) ha prodotto nel 2010 un quinto dell’energia dell’intero Paese. A contribuire ai successi della Regione nel campo energetico oltre alla presenza nel territorio di risorse naturali è stata la normativa regionale, che bypassando le lungaggini burocratiche, sempre nel rispetto del territorio, ha facilitato gli investimenti nel settore.

Tra spese pubbliche dell’Ente, stanziate le scorse settimane e investimenti privati, la Regione ha raggiunto un budget di quasi 70 milioni affinché ogni edificio pubblico (scuola, municipio, ospedale, parcheggio) sia dotato di pannelli fotovoltaici. L’attenzione delle Regione non è volta solo allo sviluppo delle risorse rinnovabili, ma anche all’ottimizzazione e riduzione delle emissioni inquinanti nell’ambiente. Infatti, secondo l’accordo stipulato a Bari dall’Autorità Portuale del Levante e l’Enel con lo studio e la messa a punto di un sistema di alimentazione elettrica delle grandi navi si ottimizzerebbe l’energia delle attività portuali e si garantirebbe una riduzione di oltre il 30% delle emissioni di Co₂ e di oltre il 95%  di ossidi di azoto .

Federica Addabbo