Due giorni fa le dimissioni presentate il 3 luglio scorso sono diventate definitive. Sannicandro di Bari non ha più un sindaco. La goccia che ha fatto traboccare il vaso di Vito Domenico Novielli è stata la convocazione di un Consiglio comunale richiesto unitamente dall’opposizione e dai tre ex appartenenti alla lista civica “Sannicandro libera”, quella che aveva consentito la sua elezione. Davvro troppo per continuare a ignorare lo strappo dell’agosto 2014, quando i tre costituirono un gruppo autonomo.

“A Sannicandro – dice l’ex primo cittadino Vito Domenico Novielli ammettendo qualche errore di sottovalutazione dovuto all’esperienza – c’è tanta brava gente. C’è bisogno che facciano un passo avanti per riappropriarsi della città, per evitare che si continui a dare spazio al peggio che la politica sia in grado di produrre”. Il riferimento è agli accordi sottobanco.

Novielli – lo ricordiamo – ha rinunciato al compenso. In soldoni si tratta di 90mila euro per i tre anni di mandato. Anche per questa ragione ci è sembrato doveroso andare a sentire le sue ragioni, garbate ma determinate.