Era già stata preannunciata a giugno e Federalberghi si era opposta: la delibera comunale e il relativo regolamento sulla tassa di soggiorno a Bari resta blindato. La delibera con le tariffe arriverà entro ferragosto e sarà attiva sul territorio a partire dal prossimo autunno.

Ieri mattina, 2 agosto, è stato convocato un tavolo tecnico dall’assessore al Turismo, Ines Pierucci, e da quello al Bilancio, Alessandro D’Adamo riuniti per illustrare alle associazioni di categoria il nuovo schema delle tariffe che sarà portato in giunta comunale nei prossimi giorni.

Come previsto dalla legge la tassa di soggiorno sarà diversa in base alla tipologia di struttura ospitante: si passerà da un minimo di 1 euro e 50 per gli alberghi da 1 a 2 stelle a un massimo di 4 euro per gli alberghi a 5 stelle, passando per i 2 euro richiesti dagli alberghi a 3 stelle e i 3 da quelli a 4.
Anche per soggiornare in un b&b si dovrà pagare una tassa che resta confermata a 2 euro.  Stessa cosa per i villaggi turistici che, sempre in base ai servizi, faranno pagare da 1 euro e 50 a 3 euro.

Si discute ancora su altre forme di alloggio ibrido come alloggi vacanze, locazioni brevi, locazioni turistiche, case e appartamenti vacanze per cui la tassa potrebbe essere 2 euro.

“Abbiamo chiesto al Comune di attivare dei corsi di formazione in presenza per spiegare, specie ai non associati dell’extralberghiero, le modalità di compilazione e di gestione dei dati. Il regolamento di Bari sarà per certi versi un po’ complicato e nostro avviso serve la massima chiarezza per consentire di lavorare bene e di non incappare nelle sanzioni”, spiega l’assessore Pierucci.

Nel frattempo il presidente pugliese degli albergatori, Francesco Caizzi, ha annunciato un possibile ricorso al TAR per impugnare la delibera e l’intero regolamento.