“Stiamo morendo a Taranto, ma a nessuno sembra fregar qualcosa dell’ex Ilva. È tutto segreto e nei telegiornali non si accenna all’argomento”.

A parlare è un giovane farmacista, a caccia di risposte sul presente e futuro del complesso industriale pugliese che si occupa della lavorazione dell’acciaio, al centro da tempo di numerose diatribe politiche.

“La situazione non è facile da risolvere, la politica deve darsi una mossa e trovare una soluzione – spiega -. Il passo in avanti non è stato mai fatto, si va solo indietro”.

Una situazione in fase di stallo, mentre tante persone, soprattutto bambini, continuano ad ammalarsi. “Essendo farmacista conosco molto bene la situazione che resta molto grave – conclude -. Ci sono tanti farmaci costosissimi da 1000 a 2000 euro a scatola che i malati di cancro usano. Posso solo dire, forza Taranto!”.