Quando si comincia a tagliare la Sanità vuol dire che siamo proprio alla deriva. Nel riordino sanitario del governatore Emiliano pare che ci sia anche il Tatarella di Cerignola. Forse declassato da struttura di primo livello, il nosocomio è un punto di orgoglio della cittadina della capitanata. A dichiarare il tutto è Giovanni Gorgoni, braccio destro di Michele Emiliano, durante l’ultimo incontro a Bari.

La dichiarazione, priva di atti politici e passaggi in Giunta regionale, ha mandato nel pallone gli abitanti della cittadina e lo stesso sindaco Franco Metta. Organizzati sit-in e manifestazioni, la decisione non tiene conto delle esigenze dei cittadini.

Il governatore della Puglia si sta comportando peggio di Vendola, e fa venire nostalgia di Raffaele Fitto, il quale dopo i tagli alla sanità durante il suo mandato, si sottopose ad un “faccia a faccia” girando personalmente tutta la regione e dando risposte ai cittadini. I tagli riguardano numerosi ospedali: San Severo, Grottaglie, Triggiano e tanti altri sparsi in tutta la Puglia.

Il governatore incontrerà personalmente i sindaci sabato prossimo e darà le spiegazioni necessarie. In rivolta contro Emiliano anche i primi cittadini che con lui avevano un buon rapporto come lo stesso Franco Metta che ha annunciato battaglia per evitare la chiusura dei reparti del Tatarella. In realtà la soluzione ci sarebbe, gli sprechi vanno tagliati su più fronti, ma i reparti non si toccano. Tra l’altro l’ospedale della cittadina foggiana, vanta diversi reparti d’eccellenza, come quello che opera nel campo della fibrosi cistica. Il dott. Ratclif infatti, da anni raccoglie fondi per finanziare le cure di questa malattia genetica mortale.