di Monica Arcadio e Gianluca Lomuto

Tre ispettori inviati dal Ministero dell’Istruzione a Bari e scoppia il “caso Majorana”, nel giorno in cui il Ministro Giannini è in città per illustrare il progetto “Buona scuola”, ironia della sorte, proprio all’Istituto Majorana.

La vicenda è legata all’assegnazione nel 2012 dell’insegnamento a sette docenti, a quanto pare sprovvisti dei titoli richiesti dal bando, in condizione di incompatibilità col ruolo e che avevano dichiarato lauree mai conseguite. La cosa si è scoperta solo dopo che è stato consentito l’accesso agli atti, richiesto dai professori Massimiliano Valente e Donato Sapone e a lungo negato: «La cosa grave – ci ha detto Pino D’Ambrosio dell’Unione Sindacati di Base – è che in una lettera, il dirigente scolastico ha chiesto al capodipartimento il riconoscimento dei titoli successivamente conseguiti, in una specie di connivenza».

Uno dei professori coinvolti nella vicenda, Vittorio Ponzio, precisa: «Il nostro diploma è valido, la presunta irregolarità, se di irregolarità si tratta, è riconducibile a una modifica nel corso degli anni della dicitura delle specificità dell’Istituto». Tradotto, la scuola ha cambiato nome.

Su tutto il caso Majorana avremmo voluto porre delle domande al Ministro Stefania Giannelli, ma ci è stato purtroppo impedito, come si può vedere chiaramente nel video.