Il Bari saluta il San Nicola con una vittoria per tre reti a due contro il Brescia. A decidere la partita più inutile della stagione sono i goal di Schiattarella e Bellomo, entrambi siglati nel primo tempo ed entrambi figli di una difesa ospite più ballerina della divina Carla Fracci, ridimensionati dalla rete di Corvia ad inizio ripresa, valorizzati ancora dalla firma di Kingsley Boateng e poi definitivamente ammaccati da Benali. Meritiamo di più, cantano i tifosi a fine gara e dar loro torto è davvero difficile.

Sul prato verde di strada Torrebella l’atmosfera è quella dell’ultimo giorno di scuola. Il Bari non ha più nulla da chiedere al proprio anonimo campionato e il Brescia dopo il 2-0 dell’Entella sul Latina è già aritmeticamente retrocesso in Lega Pro. Così nei primissimi minuti di gara a tenere banco sono le novità di formazione firmate Davide Nicola con Micai e Gomelt schierati nell’undici titolare, i cori di una Curva Nord che reclama una squadra capace di ambire realmente alla promozione in serie A e la nuova acconciatura anni 80 di Giulio Ebagua.

I biancorossi trovano il vantaggio dopo appena dieci minuti di gioco. Schiattarella, marcato male a pochi metri dalla linea di porta, è bravo a ribadire in porta un pallone uscito dagli sviluppi di un calcio d’angolo. Poco dopo la mezz’ora è Bellomo a centrare il raddoppio con un colpo di testa in solitudine arrivato dopo una verticalizzazione di Defendi su De Luca e successivo cross morbido de “la zanzara” sul palo più lontano. Noia e sbadigli accompagnano le squadre negli spogliatoi per la fine del primo tempo.

Nella ripresa salgono in cattedra i nuovi entrati e Alessandro Micai. Al minuto dieci accorcia le distanze il Brescia con Corvia, subentrato poco prima a Valoti, che di piatto mancino trasforma in oro un cross dalla sinistra di Sestu. Passano sei minuti e Boateng, in campo da poco al posto di De Luca, appoggia di testa alle spalle di Arcari un cross di Bellomo. Ancora una manciata di minuti e ancora un goal. Quello di Benali, che riesce nell’impresa di superare Micai dopo almeno quattro interventi decisivi di un portiere dimostratosi assolutamente all’altezza della cadetteria.

Fischi per Caputo all’ingresso in campo, fischi per il Bari alla fine del match, per un arrivederci a presto che porta nel cuore la speranza di assistere a spettacoli migliori rispetto a quelli decisamente scadenti offerti dai galletti nel corso di una stagione deludente. Senza se e senza ma.