Una partita che ai punti avrebbe detto Bari finisce 1-1 e lascia ai tifosi un sapore agrodolce. L’euforia di averla ripresa proprio al novantesimo, l’amarezza di non aver portato a casa l’intera posta in palio. Il pareggio porta la firma di Giuseppe De Luca. La prestazione comunque positiva, quella di una squadra che sembra aver ritrovato il carattere e, seppure a tratti, anche il gioco.

Nicola decide di sopperire alla squalifica della coppia centrale formata da Rinaudo e Contini con quella inedita composta da Benedetti e Rada. In mezzo al campo Schiattarella prende il posto di Romizi, mentre gli altri sono quelli che tre giorni fa hanno battuto a domicilio il Modena.

Il Bari si presenta alla partita con una dormita colossale. La difesa dei galletti non è allineata, tiene in gioco Rosina e fa in modo che il numero dieci del Catania si presenti tutto solo davanti a Guarna. Il dribbling sul portiere biancorosso è perfetto. La conclusione, fortunatamente, finisce sull’esterno della rete.

Donati e compagni non si lasciano intimorire dalla grande opportunità capitata agli ospiti e con ritrovata personalità provano a prendere in mano le redini della gara. Ci riescono. Macinano metri, occupano con buona continuità la metà campo catanese e producono occasioni da goal. La prima capita sui piedi di Ebagua, bravo a raccogliere una pregevole iniziativa di Galano e a concludere in spaccata verso la porta. Miracolo di Gillet e fischi copiosi del San Nicola.

A metà tempo è ancora l’ex centravanti dello Spezia a sfiorare il vantaggio con un’azione che racchiude in sé forza fisica e fiuto del goal. Ebagua difende palla nell’area piccola, con il corpo manda a terra il suo marcatore e calcia in porta in girata da posizione quasi impossibile. Sfera a lato di un soffio. Il Catania? Tutto in un tentativo di pallonetto di Castro che non inquadra i pali difesi da Guarna. Il portiere torna così negli spogliatoi con i guantoni ancora puliti.

Il secondo tempo fila via senza troppe emozioni. A turbare la quiete ci prova Ebagua con una rovesciata che se fosse finita in porta avrebbe fatto venire giù il San Nicola, ma il coraggioso tentativo dell’attaccante finisce a lato di metri. Ad una manciata di minuti dalla fine la beffa sembra prendere le sembianze di Mattia Rossetti. Il classe ’96 della Primavera del Catania raccoglie un guizzo di Rosina, scappa via a Benedetti e supera Guarna con un abile scavetto.

La disperazione biancorossa si trasforma in rabbia. De Luca, subentrato nella ripresa ad uno spento Boateng, addomestica un lungo traversone e calcia forte in direzione del primo palo. Con il pallone che finisce alle spalle di un colpevole Gillet. Anche sul campo. La giustizia divina del Dio pallone, dopo quella sportiva, ha fatto il suo corso.