Davanti a circa 20mila spettatori il Bari ritrova la vittoria e con grande probabilità scopre una nuova stella. Almeno una stellina. La sorpresa di giornata si chiama infatti Kingsley Boateng e non avrebbe dovuto giocare. Invece scende in campo e fa ammattire la difesa del Lanciano con scatti, dribbling e spunti da applausi. La conferma di giornata è quella di natura tattica. Il 4-3-3 è il modulo di questa squadra. Che occupa il terreno di gioco con più convinzione, consapevolezza e liquida la compagine abruzzese per due reti a zero.

Nicola rivoluziona il Bari con una formazione inedita. All’annunciata variazione tattica si unisce la defezione di De Luca, colpito da un attacco influenzale poco prima del match con Boateng che trova così la prima presenza da titolare con la maglia biancorossa. Il tecnico piemontese fa pace con Contini e lo ripropone al centro della difesa in coppia con Rinaudo. Le corsie laterali sono affidate ai cavalli di razza Sabelli e Calderoni, Bellomo fa la mezzala, mentre i centimetri di Donati vengono preferiti al dinamismo spesso imprescindibile di Romizi.

Passano sessanta secondi ed il Bari ha già la prima, ghiottissima, occasione per passare in vantaggio. Aridità blocca con le mani un retropassaggio di un suo difensore e concede ad Ebagua un punizione all’altezza degli undici metri. Di fatto un calcio di rigore, ma con la barriera. Che l’attaccante nigeriano centra in pieno. La gara viaggia tranquilla scossa da qualche spunto del solo Boateng. I biancorossi giocano un calcio più convincente rispetto a quello proposto nel recente passato. Nulla di trascendentale ma quantomeno il Bari ritrova la dignità di chi fra le mura amiche vuol provare a fare la partita. E fare peggio rispetto alle prestazioni contro Vicenza e Livorno sarebbe stato davvero difficile.

Due minuti dopo la mezz’ora il bel calcio fa finalmente capolino al San Nicola. Ed il Bari passa in vantaggio. Ebagua recupera un ottimo pallone a centrocampo, Donati verticalizza su Boateng, l’attaccante scuola Milan disorienta un paio di avversari e consegna a Galano un pacco regalo al centro dell’area di rigore. Controllo, colpo da biliardo e goal. Passano una manciata di minuti ed il Bari raddoppia. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo il pallone arriva a Donati. Il centrocampista è al limite dell’area di rigore, stoppa il pallone con il piede destro, calcia di sinistro e manda la palla prima sul palo interno, poi in fondo alla rete.

Nel secondo tempo succede poco. Il Bari non rischia mai, mette in archivio i lanci lunghi sulla punta e orchestra manovre palla a terra portata egregiamente avanti da Galano e Boateng. L’eventuale forcing finale del Lanciano viene cancellato dal nervosismo del nuovo entrato Grossi, che in dieci minuti guadagna due cartellini gialli e anzitempo la strada degli spogliatoi. Ingenuo Schiattarella, che proprio al novantesimo prende la seconda ammonizione della sua partita e decide di prendersi una giornata di ferie in vista della prossima trasferta di Modena. Dopo cinque minuti di recupero l’arbitro fischia la fine della partita e libera gli applausi del pubblico del San Nicola.