Dopo la prima vittoria in serie A contro Pordenone, la Pink Bari è chiamata ad affrontare i campioni d’Italia del Brescia. Una partita sulla carta proibitiva, ma una battaglia che mister Cardone è pronta ad affrontare.

«Essere lì è il sogno di una giocatrice più che di un’allenatrice. Di quando s’inizia e si fantastica di voler vincere in casa dei campioni d’Italia. Ci sarebbe proprio gusto…».

Il primo successo in campionato è ormai in archivio. «Da lunedì abbiamo dimenticato i festeggiamenti e incominciato a lavorare per la prossima tappa del nostro cammino. Dovremo mettere in scena una partita perfetta. Ci servirà lo stesso atteggiamento di sabato scorso, non potremo sbagliare. Anzi, occorrerà maggior concentrazione, perché col Pordenone abbiamo commesso errori sia individuali sia collettivi che, contro una formazione così blasonata ed esperta, significherebbero incassare goal sicuri. Guai però a sentirci battute in partenza».

A ribadire il concetto è Lucia Ceci, autrice del goal vittoria di sabato scorso. «Non sempre le grandi vincono contro le più piccole. Ho visto come giocano e sono temibili, ma ogni partita ha la sua storia, la palla è tonda e noi siamo cariche».

Nel Brescia, 9 delle 23 convocate da Antonio Cabrini nell’ultima sfida della Nazionale contro l’Ucraina. Tra queste, il portiere Chiara Marchitelli. «Al solo pensiero di poterle fare un gol non capisco più niente. Non so che esultanza farei. Altro che trenino, chiederei il cambio e me ne andrei direttamente dal campo».

Il primo goal in serie A non si scorda mai. «Siamo arrivate alla partita contro Pordenone in splendida forma. E con un nuovo 4-3-3 che forse si addice di più alle nostre caratteristiche. Il goal? Sono tanti anni che gioco a calcio, ma quando ho visto la rete gonfiarsi è stato il momento più bello della mia carriera».