A motivare la decisione è il primo dirigente biancorosso:

“Non intendiamo farlo perchè non avrebbe senso – sono le parole del presidente del Centro Universitario Sportivo, Renato Laforgia -. Sarebbe, infatti, del tutto incoerente e fuori luogo avendo stigmatizzato – e continuando a farlo – così duramente e legittimamente il comportamento tenuto dal nostro tecnico al termine della gara disputata al PalaFlorio. È opportuno però precisare che ci saremmo aspettati almeno un provvedimento disciplinare, seppur sotto forma di segnalazione, per l’atleta Marino che, per tutta la partita e come aveva fatto anche l’anno scorso, ha continuato imperterrito a insultare la panchina barese con parole che lo qualificano. Marino sa quello che ha detto e fatto e farebbe bene, quanto meno per onestà intellettuale, a staccarsi l’etichetta di vittima che si sta facendo cucire addosso”.

Ma non è finita. Ammesse le proprie responsabilità oggettive e condannati i comportamenti che hanno prodotto non pochi danni alla società cussina, specie sotto il profilo dell’immagine e del prestigio cittadino e nazionale, il presidente Laforgia vuole ribadire che non gli sono piaciute alcune dichiarazioni diffuse a mezzo stampa dall’Assigeco Casalpusterlengo.

“Quelle parole – prosegue Laforgia – sono state scritte troppo in fretta e a caldo e non fanno onore a chi le firma. L’espressione ‘imbecille’ utilizzata per definire un nostro tesserato, non offende solo il destinatario dell’epiteto ma la società tutta, che si è immediatamente prodigata per riportare la calma e scusarsi. Notiamo, comunque, con piacere che il presidente Curioni è intervenuto ammorbidendo i toni nella giornata.

“Tengo a precisare, poi, a proposito della denunciata assenza di servizio d’ordine e forze di polizia, che il primo era stato allertato per tempo e ha fatto il suo dovere; le seconde, a bordo campo, avrebbero quantomeno stonato dal momento che consideriamo le partite di basket una festa e non un rettangolo di facinorosi ove sfogare le proprie frustrazioni. Ribadiamo la nostra condanna nei confronti di ogni forma di violenza e offesa verbale e fisica. Il nostro allenatore, al quale confermiamo la fiducia tecnica, saprà riscattarsi sotto il profilo umano e sportivo. Gli staremo a fianco, insieme alla nostra tifoseria che ha finora eccelso per correttezza. Vogliamo continuare a dare di Bari e della Liomatic Group Cus Bari quella bella immagine di cui si è parlato a lungo, in questo primo anno di esperienza su un palcoscenico prestigioso”.