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L’assessorato comunale al Welfare realizza il Piano operativo a contrasto dell’emergenza freddo e a tutela degli anziani e dei più fragili. Resi noti i dati sugli interventi effettuati dal 10 dicembre al 15 marzo scorsi. Il Centro diurno comunale Area 51, rivolto ai senza dimora e agli adulti in grave difficoltà, ha erogato complessivamente 25.505 prestazioni. Cioè 14.396 pasti tra pranzo e cena, 3.484 accessi per docce e servizi igienici, 4.786 allo sportello del Segretariato sociale, 1.031 servizi tra distribuzione indumenti e deposito bagagli, cui se ne aggiungono 1.808 di altre tipologie. Il Centro di accoglienza notturna Andromeda ha accolto 60 uomini (20 italiani e 40 migranti) e 13 donne (6 italiane e 7 migranti), con 41 nuove accoglienze nello stesso intervallo di tempo. Il P.I.S., Pronto intervento sociale, ha registrato 715 segnalazioni e 435 richieste di accoglienza con 108 inserimenti nei centri comunali: 82 ad Andromeda, 12 nella “Chill House” e 14 in comunità per minori. Gran parte delle richieste di sostegno sono pervenute per e da senza dimora (562); mentre 394 hanno riguardato migranti, 81 anziani, 28 minori, 111 persone con patologie psichiatriche, 106 persone con problematiche sanitarie, 73 con dipendenze, 45 situazioni di sfratto/occupazione abusiva e 11 di degrado abitativo. Le segnalazioni sono state accolte e si è avviato un progetto di accoglienza o avviso ai servizi sanitari del territorio nel caso di senza dimora che non hanno accettato accoglienza nelle strutture, a causa di dipendenze da alcool o per disagio psichico. Il servizio, sempre attivo tutti i giorni dell’anno, è assicurato anche ad opera del Servizio sociale professionale della Ripartizione e dei Municipi, della Polizia Locale, delle Forze dell’ordine, della Polfer, della Questura, del Centro antiviolenza comunale.

L’Unità di strada “Care for people”, impegnata sul territorio comunale in forma itinerante, ha ricevuto 792 richieste di intervento ed erogato 1.287 prestazioni, con un totale di 145 interventi che hanno riguardato per la maggior parte uomini, 132, 82 dei quali migranti. Gli operatori hanno assicurato la distribuzione di: beni di prima necessità, coperte, sacchi a pelo, bevande calde, in collaborazione anche con le Unità di strada della rete del volontariato. L’Unità di strada della Croce Rossa Italiana ha rilevato 712 contatti – con una media di 29 senza dimora o in stato di forte disagio ogni notte – distribuendo circa: 800 chili di viveri confezionati e bevande, 352 pasti autoriscaldati, vestiario, biancheria intima, mascherine e 90 kit igienici. Tali servizi vengono svolti due giorni alla settimana, lunedì e venerdì, in modo itinerante presso i giacigli individuati sul territorio cittadino. Nell’assistenza ai senza dimora, l’associazione In.Con.Tra., impegnata sia nel servizio itinerante a bordo dell’Unità di strada, sia nel servizio di distribuzione pasti in piazza Balenzano, ha distribuito circa: 1.300 coperte, 400 kit sanitari, 860 chili di pasta, 380 litri di latte. I responsabili dell’associazione stimano una platea di quasi duemila persone vulnerabili assistite al mese.

Le parrocchie della Caritas Diocesana hanno distribuito 26.900 pasti.

Il Segretariato sociale, lo sportello presente nei cinque Municipi e che si avvale di quello sperimentale “On the road”, ha registrato 2.189 contatti di richiesta informazioni sui servizi del piano operativo a tutela degli anziani e dei fragili. In relazione con quanto previsto dal piano di contrasto alla grave marginalità adulta, sono entrati a regime i nuovi sette condomini sociali diffusi riservati a persone in situazione di povertà estrema con disagio socio-sanitario. Sono stati aggiunti 93 posti rispetto a quelli disponibili nei dormitori cittadini (44 ad Andromeda e 24 presso il centro Don Vito Diana), che nei giorni di freddo più intenso sono stati aperti tutta la giornata. In ogni condominio sociale è prevista la somministrazione di pasti accanto ai servizi di accoglienza, orientamento e igiene personale. Nei dormitori, invece, sono garantite colazione e spuntino, mentre gli ulteriori pasti possono essere consumati presso le mense cittadine private e nel centro polifunzionale per il contrasto alla povertà estrema Area 51. Infine, il Centro sociale polivalente per anziani, gestito dalla cooperativa sociale GEA, ha fatto 423 telefonate finalizzate a offrire un sostegno qualificato agli anziani e ai vulnerabili individuati dai servizi sociali. Ha ricevuto 764 telefonate sulla linea “Telefono Amico”, registrando inoltre 1.117 accessi in occasione delle attività di socializzazione programmate presso le due sedi cittadine del centro.

“Anche quest’anno gli interventi e i servizi predisposti dall’assessorato al Welfare, in collaborazione con oltre 60 realtà della rete cittadina, si sono dimostrati efficaci a sostegno delle persone più vulnerabili – commenta l’assessora al Welfare Francesca Bottalico –. Le strutture di accoglienza e i servizi di prossimità, infatti, non si sono mai fermati per garantire una risposta ai bisogni emergenti con servizi aggiuntivi che, ad esempio nelle giornate più fredde, ci hanno permesso di accogliere anche persone di passaggio in città. In questo contesto, di fondamentale importanza si sono rivelati il monitoraggio socio-sanitario e l’azione di prevenzione svolta anche con la somministrazione gratuita di tamponi alle persone senza dimora e in grave marginalità. Accanto a tutto questo, l’équipe straordinaria tra servizi sociali, servizi sanitari (centro salute mentale, CSM, servizio dipendenze SERD e Distretto unico Asl ) e Polizia Locale ha lavorato per la presa in carico dei casi di maggior fragilità con l’obiettivo di attivare interventi coatti di ricovero sanitario, in presenza di patologie psichiatriche e dipendenze conclamate. Tra dicembre e marzo, infine, grazie alla collaborazione con il Dipartimento di prevenzione dell’Asl, sono state promosse diverse giornate di vaccinazione per le persone senza dimora, i migranti e gli ospiti di tutte le strutture comunali. Spesso, a causa del proprio status giuridico e alle criticità oggettive che vivono, hanno difficoltà ad accedere ai servizi sanitari”.