Oggi è stata approvata all’unanimità dalla III Commissione della Regione Puglia (Assistenza sanitaria e servizi sociali) la proposta di legge che istituisce e garantisce “Interventi per la Tutela, l’assistenza e l’inclusione sociale e lavorativa dei ciechi e degli ipovedenti maggiorenni con disabilità aggiuntive”. Il provvedimento, promosso e fortemente voluto dal consigliere regionale del Pd Vincenzo Di Gregorio, dall’intero gruppo democratico e dalla sezione pugliese dell’Unione Italiana Ciechi e ipovedenti, attende ora solo “il via libera del Consiglio regionale che dovrà ratificare quanto deciso in Commissione”. Con questa legge la Regione Puglia si impegna a versare un massimo di 100mila euro annuali fino al 2024, somma che sarà erogata a seguito di un avviso annuale per la selezione di progetti specifici. Verranno valutati i progetti in base a requisiti strutturali, finanziabilità, competenze specifiche, e dovranno ovviamente rispondere pienamente alle finalità della legge stessa.

Se il disegno dovesse andare in porto sarebbe l’occasione per la Puglia di dimostrare quanto stia al centro delle sue politiche regionali la prevenzione, la cura, il supporto e l’inserimento socio-lavorativo della persona colpita da cecità, ipovisione o qualsiasi altra disabilità aggiuntiva. La proposta non fa altro che seguire gli umori e le iniziative nazionali, ma è sicuramente un passo importante che garantirebbe ai cittadini pugliesi affetti da queste patologie pari dignità, nella speranza che riescano a sentirsi e ri-sentirsi sempre Persone e non disturbi.

“La legge favorisce e sostiene progetti realizzati sul territorio regionale, rivolti ai soggetti che abbiano compiuto i 18 anni di età. Le iniziative che ne scaturiranno sono finalizzate alla prevenzione visiva, alla riabilitazione visiva, psicomotoria, intellettiva, affettivo-relazionale, dello spettro autistico e all’integrazione sociale e lavorativa delle persone cieche e ipovedenti con disabilità aggiuntive”, spiega Di Gregorio, primo firmatario della proposta.

“Abbiamo cercato di offrire un sostegno reale e concreto a persone che vivono una grave condizione di disagio cercando di migliorare la loro condizione attraverso l’incentivazione di attività di informazione, di servizi specializzati per affrontare in maniera efficace disabilità complesse; con interventi per la formazione, l’inserimento sociale, il riconoscimento e la tutela dei diritti di pari opportunità nel lavoro e nella società“, conclude così il consigliere democratico.