@amiciditommi

Parte a Taranto il progetto “Amici di Tommi“, ideato con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei pazienti pediatrici, anche gravi, costretti a lunghe degenze ospedaliere o all’isolamento domiciliare. Tommi è un’esperienza di gioco sviluppata in realtà virtuale: tramite il gioco e un visore, i piccoli e le piccole degenti “si distraggono” dalle emozioni negative della terapia, con benefici sulla riduzione della sensibilità al dolore fisico e sul rafforzamento del senso di controllo.

Il progetto

Il progetto, che avrà una durata di 18 mesi e sarà operativo in reparto per quaranta settimane, prevede anche la formazione di operatori specializzati che seguiranno le attività settimanali sia in ospedale che a domicilio. “Amici di Tommi” è stato finanziato dalla Regione Puglia grazie al Bando Puglia Capitale Sociale 3.0 e da LWBP Project srl. L’iniziativa è promossa dall’Area Socio Sanitaria di Asl Taranto in collaborazione con Stella Marina Aps.

Tommi – il gioco

“TOMMI è un gioco sviluppato in realtà virtuale con l’obiettivo di ridurre stati di ansia e la percezione del dolore nei bambini ospedalizzati. Il gioco, sviluppato dalla startup italiana Softcare Studios, consiste in un’esperienza di ambientazione fantasy in cui il bambino si confronta con una serie di attività progettate in modo da distrarlo dalle emozioni negative della terapia, riducendo la sensibilità al dolore fisico e rafforzando in lui il senso di controllo che la malattia sembra avergli strappato via. Ogni dettaglio audiovisivo dell’ambientazione viene opportunamente dosato per avere un effetto positivo sulla mente del bambino, un effetto che non rimane “astratto”, ma che diventa uno strumento concreto formidabile con cui il paziente può affrontare meglio la malattia, migliorando la sua aderenza alla terapia e collaborando più serenamente con il personale medico. Allo stesso tempo puntiamo a coinvolgere anche i genitori, progettando sessioni di gioco collaborative. Aiutati dagli operatori offriamo loro un ruolo più attivo durante la terapia. Infine, ma non per ultimo, il gioco permette di raccogliere e analizzare dati sulle performance psicomotorie dei bambini, fornendo queste informazioni al personale medico che acquisisce così un innovativo strumento di monitoraggio in grado di supportarli nel processo decisionale della terapia”.