Elezioni Comunali Foggia 2023

Dopo ventiquattro mesi di commissariamento per infiltrazioni mafiose, il capoluogo di Foggia e altri quattro comuni tornano alle urne per eleggere il Sindaco e i 32 membri del Consiglio Comunale. I seggi si sono aperti alle ore 7 di ieri, domenica 22 ottobre, chiamando al voto i 119.677 aventi diritto– 3032 in meno rispetto alla precedente turnazione del 2019. Le sezioni allestite in totale sono 147, al momento senza alcuna segnalazione di difficoltà organizzative, e resteranno attive fino alle ore 15 di oggi. Affluenza bassa: a mezzogiorno di ieri solo il 14,34% si era già espresso, alle 19 il 36,17%. Dati sensibilmente inferiori rispetto al maggio di quattro anni fa, quando, in una sola giornata di voto, si era raggiunto il 66,71%, corrispondente a 81.908 elettori.

I cinque candidati come primo cittadino di Foggia si sono già tutti recati alle urne: Giuseppe Mainiero (ex Consigliere Comunale), Nunzio Angiola (docente universitario e parlamentare nella scorsa legislatura), Raffaele di Mauro (coalizione di centrodestra), Antonio De Sabato (anch’egli già Consigliere Comunale) e Maria Aida Episcopo (proposta dal M5S e sostenuta da PD, Italia Viva e Azione). L’eventuale turno di ballottaggio è stato fissato per domenica 5 e lunedì 6 novembre; le operazioni di scrutinio saranno svolte nel pomeriggio, subito dopo la chiusura dei seggi e la rilevazione definitiva del numero dei votanti.

Alla vigilia delle votazioni non sono mancate accese polemiche, in particolare riguardo due candidati, segnalati dalla Commissione Parlamentare Antimafia: Massimo Sireno, candidato per il Consiglio Comunale con la lista “Forza Italia Berlusconi”, e Vincenzo Marzullo, candidato per la lista “Prima Foggia”. Entrambi sostenitori del candidato sindaco Raffaele di Mauro, i due sono stati inseriti nella lista degli “impresentabili” della Commissione, che si occupa di inchieste sul fenomeno mafioso e su altre associazioni criminali. Nello specifico, Sireno sarebbe stato segnalato a causa della condanna ricevuta l’8 settembre 2023 dal Tribunale di Bari per il delitto di frode informatica, mentre a carico di Marzullo sono state messe in luce le indagini relative al reato di accesso abusivo a un sistema informatico o telematico commesso da pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio– con udienza fissata all’8 febbraio 2024. Entrambi i reati fanno parte della lista di delitti che, secondo il codice penale, precludono la presentabilità- secondo il codice di autoregolamentazione.