L’ospedale-covid in Fiera del Levante, nel capoluogo pugliese, continua a creare scalpore. Dopo l’intervento di Fabiano Amati, consigliere regionale del Partito Democratico, oggi è la volta dell’opposizione con l’onorevole Marcello Gemmato di Fratelli d’Italia. E se la commissione Bilancio e programmazione della Puglia vuole vederci chiaro sulle spese investite nella struttura, il coordinatore regionale di FdI interpella anche il Ministero della Salute e quello dell’Economia e delle Finanze. Poiché, secondo Gemmato, i costi dell’ospedale “sono passati – come riportato da notizie di stampa – da 8 a 20 milioni di euro“. Inoltre, si legge in una nota, “per alcuni impianti non sarà possibile il trasferimento e quindi il riutilizzo e ciò comporterà una perdita di ulteriori 3 milioni di euro“. In questo caso l’onorevole si riferisce a parti dell’impianto idrico, elettrico e termico. Le perplessità di Gemmato riguardano “la regolarità della gestione amministrativa e contabile e le modalità di utilizzo delle risorse pubbliche poste in essere dall’amministrazione della Regione Puglia”. L’interrogazione concerne inoltre “economicità, efficacia ed efficienza dell’investimento e dell’opera realizzata”. Infine il parlamentare rammenta la proposta di Fratelli d’Italia precedente alla costruzione del nuovo nosocomio e cioè la “distribuzione dei posti letto in altre strutture sanitarie già esistenti”, poiché sarebbe costata meno, piuttosto che realizzare l’ospedale in Fiera.