In vista delle elezioni comunali, sin dalla notte dei tempi, nelle città c’è sempre tensione tra i simpatizzanti di un candidato e i sostenitori dell’altro. Ed è quello che sta accadendo a Capurso, tanto da spingere il candidato sindaco del centrodestra, Filippo Ferrara, a depositare un esposto in Procura contro i sostenitori e il suo rivale Michele Laricchia.

Ma andiamo con ordine. Qualche giorno fa, con l’arrivo di Matteo Salvini, Ferrara e il suo entourage hanno organizzato una manifestazione in piazza San Francesco, nei pressi del Comune. “Dopo aver avuto le autorizzazioni, abbiamo montato un gazebo nella piazza. Poco prima che avesse inizio la manifestazione, un gruppo di persone, formate da simpatizzanti e candidati del centrosinistra hanno disturbato i sostenitori della Lega con cori, fischi, urla e cartelli in cui ci davano dei fascisti”.

“Avevano l’intento di fermare la nostra manifestazione e si sono spinti fino all’inizio della piazza. L’intervento delle Forze dell’Ordine ha fermato i manifestanti, ma non i cori contestatori. A causa di tutto questo – sottolinea Ferrara -, in molti hanno deciso di non presenziare alla manifestazione, per paura che potesse scoppiare qualche tumulto”.

“Riteniamo che il tutto sia stato organizzato da gente che fa parte del comitato elettorale di Laricchia. Hanno attentato alla libera espressione del pensiero e per questo ho deciso di denunciarli per proteste non autorizzate e turbativa elettorale – continua il candidato -. Il loro comportamento ha violato vari articoli del testo unico della Pubblica Sicurezza”.

Venuto a sapere dell’esposto in Procura, non è tardata ad arrivare la risposta del candidato di centrosinistra, Michele Laricchia. “Vogliono uccidere la democrazia con le denunce. Sono stato amministratore per dieci anni e da sempre ho creduto nel confronto democratico tra tutte le forze politiche – sottolinea Laricchia -. Dal confronto, anche muscolare, escono sempre cose buone. La politica è dialogo e scambio di idee. Filippo Ferrara la pensa diversamente da me e da tutti quei capursesi che amano la democrazia”.

“Infatti, ha comunicato di aver sporto denuncia perché molti capursesi hanno “osato” partecipare all’incontro di Salvini, esprimendo democraticamente e pacificamente il proprio dissenso, non alla politica di destra, come qualcuno ha detto in questi giorni, ma alla politica di odio verso il Sud messa in piedi dal capo della Lega. Io, noi, la gente di Capurso non ci faremo intimorire. Non ci faremo mettere il bavaglio – conclude Laricchia -. Non rinunceremo mai al sacrosanto diritto di esprimere le nostre idee. Non smetteremo mai di difendere il Sud, Capurso e la sua gente. Noi non abbiamo paura di denunce strumentali che sfoceranno nel nulla”.