“Ringrazio tutti per la solidarietà, ma invito i colleghi a non dividerci”. Lo ha dichiarato il consigliere del gruppo misto Irma Melini dopo la conferenza stampa che si è tenuta ieri di cui ha voluto stigmatizzare il comportamentodi alcuni suoi consiglieri rei, a suo dire, di non avere avuto una reazione compatta e univoca.

“Questi corridoi sono trappole di pettegolezzi, dicerie e cattiverie – sottolinea la Melini – ma l’attacco che abbiamo ricevuto ci dovrebbe unire e non dividere. Lo dobbiamo ai Baresi: la politica deve difendersi da questa ondata di fango e deve difendere compatta chi l’ha subita come persona. Restare uniti vorrebbe dire dimostrare anche a chi ha sbagliato che è solo uno o una il corpo estraneo da espellere”.

Il consigliere si concentra soprattutto sulla conferenza stampa che si è tenuta ieri: “è da annoverare fra le brutte pagine della politica – attacca- sempre dopo quella del Consiglio del 14 novembre, ma quella resterà nella storia e farà giurisprudenza anche amministrativa. Ritengo sbagliato convocare i giornalisti ed essere su fronti diversi, tanto da dichiarare tutto e il contrario di tutto”.

“Per questo, ritengo opportuno – sottolinea la Melini – che i Consiglieri assumano posizioni univoche e non volte a creare ulteriori incomprensioni, che non aiutano il Comune di Bari a superare questa grave vicenda. Inutile è forse sperare che l’autore del gesto si dichiari, vorrebbe forse dire che ne ha compreso la gravità”.

C’è poi sul tavolo la questione della perizia calligrafica, da tanti invocata. Pare infatti che la professionista il cui numero il cui nome è stato estratto ieri mattina, la dottoressa Mimma Belviso, sia venuta a mancare ad agosto scorso: “Qualora realmente tutti volessimo richiedere una perizia calligrafa di parte, sarebbe opportuno contattare una esperta laureata in tecniche grafologiche, specializzata in consulenza peritale all’Università di Urbino, come la dottoressa Rosa Martino”.