L’espropriazione dei suoli su cui sorge il Mercato agricolo e alimentare barese, il Maab, ha sopreso tutti, a cominciare dal capogruppo del Gruppo Misto in Consiglio Comunale, Michele Caradonna, dal quale riceviamo e pubblichiamo la seguente nota.

LA NOTA DI CARADONNA – Con enorme sorpresa apprendo che l’amministrazione comunale si è apprestata a perfezionare, sia pure con ragguardevole ritardo, la procedura relativa agli espropri. Sembrerebbe, tra l’altro che il costo delle operazioni si aggiri intorno ai 6 milioni di euro. Fortuna vuole che esista una fideussione pari a circa 14 milioni che potrebbe coprire i costi dei suddetti espropri.

Non è tuttora chiaro, però, se i citati costi relativi agli espropri siano stati sostenuti dalla predetta fideussione oppure se graveranno, anche se solo in parte, sul bilancio cittadino e quindi sui cittadini contribuenti. Purtroppo, nonostante abbia depositato un’interrogazione urgente proprio su quest’argomento quasi un mese fa, ad oggi non ho ricevuto alcun tipo di risposta e soprattutto rassicurazione, nella speranza che a pagare noi siano i soliti cittadini baresi.

È altresì evidente che non si può continuare così ed è per questo che sempre nella mia interrogazione ho chiesto di chiarire a chi debba essere addebitato questo aberrante ritardo con cui si sta procedendo, solo oggi, agli espropri ma soprattutto a chi debba essere addebitata la responsabilità di non aver proceduto per tempo agli stessi, costruendo il manufatto su terreni di proprietà di terzi. Tra l’altro, voglio ricordare, che il MAAB è stato completato nel 2010 e non è mai entrato in funzione a causa del mancato perfezionamento proprio degli espropri. Tanti soldi buttati al vento.

È chiaro che la mancata risposta ad un’interrogazione urgente che ai sensi dell’art.43 del Tuel: le notizie/informazioni sono utili e fondamentali per l’espletamento del mandato del consigliere che le richiede”, mettono, altresì in evidenza l’inadeguatezza di alcuni assessori nel ricoprire il ruolo affidatogli dal primo cittadino, che insediati nel 2014 finalmente “solo oggi”, dopo due anni hanno risolto, forse, il problema. Mi chiedo a chi possa aver giovato questo ritardo.