Durante l’ultima seduta del  Consiglio regionale, nei lavori per l’approvazione della legge sul reddito di cittadinanza, i consiglieri del Movimento 5 Stelle hanno abbandonato i posti loro assegnati per andare a sedersi tra il pubblico. un atto di protesta contro la decisione del presidente del Consiglio regionale, Mario Loizzo, di dichiarare inammissibili gli emendamenti alla legge avanzati dal Movimento.

ciò che ha indispettito, se così si può dire, i consiglieri del Movimento, è statto non tanto l’inammissibilità degli emendamenti, quanto l’atteggiamento univoco e intransigente del presidente Loizzo, che non ha voluto spiegare i motivi per cui dichiarava inammissibili tali emendamenti, limitandosi a rispondere: “Non si possono presentare emendamenti così sgangherati” e: “È insindacabile”

Tra gli emendamenti presentati al disegno di legge, i 5 Stelle avevano avanzato anche una proposta di incremento del fondo a favore delle fasce deboli attraverso il taglio dei privilegi ai politici, un provvedimento che prevedeva la riduzione delle indennità  ai consiglieri e l’abolizione dei vitalizi per gli ex-consiglieri.Di fronte a questo ennesimo atto di prepotenza istituzionale – spiegano i consiglieri – abbiamo deciso di abbandonare l’aula non condividendo la gestione autarchica né del Governo regionale né della presidenza del consiglio regionale che sia su questo provvedimento come sul piano di riordino ospedaliero non ha dimostrato alcuno spirito di condivisione né rispetto per le nostre proposte”.