Il Consiglio regionale della Puglia ha approvato a maggioranza, con il voto contrario del Movimento 5 Stelle, la proposta di legge sul reclutamento del personale per il funzionamento dei gruppi consiliari: i cosiddetti portaborse. Malgrado la richiesta esplicita del M5S  di vietare contratti di lavoro con parenti (entro il quarto grado) e affini (entro il secondo) dei consiglieri regionali. Il divieto è stato previsto sotto forma di un vincolo etico in un ordine del giorno, approvato sempre a maggioranza e con l’astensione dei pentastellati.

La proposta di legge ha avuto i voti favorevoli dei gruppi consiliari Emiliano sindaco di Puglia, La Puglia con Emiliano, Noi a Sinistra per la Puglia, Partito democratico, Popolari, Movimento Schittulli-Area Popolare, Forza Italia e Oltre con Fitto. Potranno anche essere assunti ex consiglieri o ex assessori regionali.

Il contributo annuale previsto per ciascun consigliere è di 52mila euro e i presidenti dei gruppi consiliari potranno procedere alle assunzioni su base fiduciaria ed entro i limiti del budget complessivo. Respinta dal consiglio regionale anche l’ipotesi della decurtazione del 30 per cento del budget relativo a una unità di personale a disposizione di ogni consigliere.