Saper cucinare non basta, essere un mago ai fornelli non è più sufficiente per avviare e mantenere un locale di successo, servono altre competenze di natura giuridica ed economica, così come non basta avere buone idee o gusto nello stile per un’attività di ricezione. I numeri del resto parlano chiaro, se negli ultimi tre anni hanno aperto i battenti oltre 40mila nuove attività, le chiusure sono state quasi il doppio. L’Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto e l’Università LUM Jean Monnet hanno così siglayo l’intesa per una collaborazione strategica volta a creare una figura professionale al passo con i tempi. Il progetto, ambizioso e innovativo, sarà il fulcro delle attività messe in atto dall’Ateneo insieme agli Ambasciatori del Gusto per il settore della formazione in ambito enogastronomico-manageriale che necessita di una continua ricerca ed una necessaria evoluzione.

Lavoro di squadra, ricerca continua e formazione personalizzata rappresentano i concetti chiave sui cui si fonda il lavoro dei prossimi mesi. Una rilevante novità sarà l’attivazione di un percorso professionale per figure imprenditoriali nel campo dell’agroalimentare e dell’enogastronomia, unico nel suo genere. Strettamente connesso al tessuto economico e produttivo del settore e teso a valorizzare e sviluppare competenze e professionalità necessarie e imprescindibili.

“Con questa convenzione – spiega la Presidente Cristina Bowerman – l’Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto conferma il proprio impegno nella formazione in un comparto strategico come quello della ristorazione e dell’accoglienza. L’aggiornamento continuo, la valorizzazione delle risorse del nostro territorio e il confronto con professionisti di alto livello, sono elementi determinanti per stimolare e sostenere la passione degli studenti. Siamo molto sensibili a questo tema, la nostra realtà ha già in atto attività di formazione presso molteplici Istituti alberghieri italiani, per rafforzare la cultura e la consapevolezza delle potenzialità del settore e del patrimonio agroalimentare italiano. Con questo passo intendiamo continuare nel solco tracciato e completare una formazione che necessita costante aggiornamento”.

“Tutto il comparto rappresenta un traino rilevante per l’economia del nostro Paese – ha aggiunto Gianluca De Cristofaro, responsabile tecnico scientifico e delle relazioni esterne e istituzionali degli Ambasciatori del Gusto – crediamo fermamente che sia necessaria, per chiunque voglia intraprendere questo percorso, una formazione con nuovi paradigmi che allarghi gli orizzonti degli studenti per una maggiore consapevolezza del ruolo e delle sfide da affrontare. L’inclusività è da sempre uno dei nostri ideali ed è per questo che con il coinvolgimento del tessuto economico e imprenditoriale e la creazione di una rete comune di rapporti di livello internazionale amplificheremo le possibilità. Il lavoro di squadra con l’Università LUM è la giusta strada per una nuova formazione”.

Tra i molteplici obiettivi dell’accordo anche l’internazionalizzazione delle attività di ricerca e formazione, attraverso la partecipazione a progetti di ampio respiro.

“Il settore della ristorazione di qualità – spiega Emanuele Degennaro, Rettore dell’Università Lum Jean Monnet – grazie anche all’inestimabile patrimonio enogastronomico italiano, costituisce uno dei traini dell’offerta attrattiva nazionale. L’Italia ha ormai consolidato il suo status di meta tra le più ambite a livello mondiale e, in forza di questo, è ineludibile l’esigenza di creare professionalità in grado di saper gestire realtà imprenditoriali complesse come possono essere quelle legate alla ristorazione di qualità. Il tutto – conclude Degennaro – si sposa con una delle mission del nostro Ateneo, ovvero quella di offrire ai nostri studenti la possibilità di scegliere se costruire il proprio futuro nella propria terra”.