Poste italiane fa infuriare i lavoratori postali e i sindacati. Nel tavolo nazionale del 30 maggio, infatti, l’azienda ha presentato un verbale sulle politiche attive del lavoro in cui ha deciso di relegare la mobilità del personale all’ultimo posto, prorogando i trasferimenti fino al 31 dicembre 2018 e non come promesso entro maggio.

“Ancora una volta Poste Italiane si fa gioco della richiesta dei lavoratori – attacca il sindacato Ugl Comunicazioni Bari – tale atteggiamento di insensibilità sociale verso i lavoratori postali che da anni attendono ansiosi un trasferimento, ha fatto infuriare la nostra organizzazione sindacale che da anni perora questo tema”.

Il Segretario Generale, della Fnc Ugl ha abbandonato il tavolo, lasciando una parte della delegazione come auditori: “Siamo convinti che tale tematica al momento non possa trovare soluzione ad un tavolo negoziale e pertanto riteniamo opportuno rivolgerci all’esterno anche con manifestazioni di piazza”.

“Speriamo anche nel supporto delle forze politiche – si conclude la nota del sindacato -affinché migliaia postali, madri e padri, possano finalmente avvicinarsi alle loro famiglie, ormai da anni schiacciati tra l’impegno lavorativo come fonte di sussistenza e l’impossibilità di vivere una vita famigliare che possa coniugare anche l’amore per i loro figli e coniugi”.