Il protocollo d’intesa c’è ma non si vede. L’accordo che dovrebbe garantire futuro a centinaia di lavoratori della Om Carrelli è avvolto da un alone di inquietante mistero. Ad alimentare la polemica è Gianfranco Micchetti, segretario generale FIM CISL di Bari. Il sindacato nel corso dei mesi ha vissuto la faccenda molto da vicino e adesso è lì in prima linea a sollevare più di una perplessità.

“Non abbiamo visto ancora alcun tipo di protocollo – dice Micchetti -. Da più parti ci viene detto che l’accordo è stato raggiunto, i giornali sono pieni di articoli che raccontano di firme e strette di mano, ma noi materialmente non abbiamo visto niente. La cosa più preoccupante però è un’altra: ad oggi non sappiamo nemmeno quando ci convocheranno per vedere con i nostri occhi i dettagli di un’intesa che è evidentemente propedeutica all’accordo di programma. Passo decisivo per arrivare poi alla reindustrializzazione dell’Om”.

“I contenuti specifici dell’accordo non li abbiamo visti – ribadisce Micchetti -. Quella passata era una fase che non prevedeva il coinvolgimento diretto delle organizzazioni sindacali. Ma questa è una vertenza che è durata 5 anni e che ha collezionato una serie di fallimenti. Ad oggi non ci sono avvisaglie che possano fare temere il peggio e il clima che si respira è di moderato ottimismo. Al momento però non c’è una data certa in cui i lavoratori potranno tornare in fabbrica e questo è quantomeno preoccupante”.