Meno soldi, circa la metà dei 90 milioni di euro inizialmente previsti, ma più posti di lavoro, 500 a pieno regime, ovvero oltre il doppio dei circa 200 rimasti a terra con la chiusura della OM Carrelli elevatori. Si potrebbero sintetizzare più o meno così le 5 ore di trattativa svoltesi ieri a Roma, al Ministero delle Infrastrutture e dello Sviluppo Economico. All’incontro c’erano il Governatore della Puglia Michele Emiliano, il sindaco di Bari Antonio Decaro e il collega di Modugno Nicola Magrone, i responsabili dell’azienda americana Tua Autoworks, i sindacati, e Leo Caroli, ex assessore regionale al Lavoro, quello dello sciagurato “precari erano e precari restano”, oggi a capo della task force regionale sul lavoro.

Alla rimodulazione dell’accordo, la cui firma del protocollo è prevista oggi in mattinata, si arrivati dopo che la Tua Autoworks ha annunciato di voler produrre in Puglia, oltre a quanto già annunciato inizialmente, anche il piantone dello sterzo e alcune parti della scocca, ritirando così l’investimento prospettato in Calabria. da qui, dunque, il via libera al finanziamento da parte di Invitalia.

«La Puglia, la città di Bari, la città di Modugno stanno salvando l’investimento che consentirà il salvataggio di 200 posti di lavoro della ex Om  – ha detto Emiliano alla fine dell’incontro – e che potrebbe consentire l’assunzione di altre 300 persone. Questo accordo è molto complesso e deriva anche da una serie di passaggi che devono essere effettuati perché purtroppo l’investitore non ha più voluto investire in Calabria. Il nuovo protocollo d’intesa che rimodula tutto l’accordo ci consentirà – speriamo a breve – di procedere alla riassunzione del personale in mobilità e a iniziare di nuovo l’attività produttiva».

«Invitalia, a seguito dell’esame della nuova documentazione depositata dalla TUA Autoworks ha dichiarato la disponibilità a finanziare il progetto di riconversione dell’OM carrelli elevatori ponendo alcune condizioni – ha invece detto Decaro – ferma restando l’approvazione del contratto di sviluppo, il finanziamento sarà erogato a seguito della disponibilità dell’immobile, dell’immissione del 25% del capitale privato da parte dell’azienda e all’ottenimento dell’omologazione per il prototipo dell’autovettura che si produrrà nello stabilimento di Modugno. In questo, momento lungo il percorso avviato per la risoluzione finale della vertenza, resta la questione del termine della mobilità per i lavoratori della OM, previsto per il prossimo giugno. È necessario – ha concluso il sindaco di Bari – che si provveda ad estendere le forme di ammortizzatori sociali previsti, fino all’inizio delle nuove attività».