Sulla questione del licenziamento dei 109 lavoratori impiegati nelle pulizie degli uffici regionali della Puglia, avevamo raccolto la denuncia della Fisascat Cisl e quella della Filcalms Cgil, che aveva parlato di macelleria sociale. Oggi riceviamo e pubblicliamo una nota del consigliere regionale Antonio Trevisi, del Movimento 5 Stelle.

IL COMUNICATO –  “Non è più tollerabile che a pagare debbano essere sempre le categorie più deboli, i giovani e le donne – dichiara il consigliere regionale del M5S, Antonio Trevisi – Servono provvedimenti coerenti e coraggiosi, capaci di ridare speranze ai cittadini e spingere nuovamente sulla qualità del lavoro. È necessario riformare e non smantellare il lavoro, che deve essere il fine cui tendere per garantire benessere ai cittadini e mettere ciascuno nella condizione di essere protagonista della propria vita, come vuole la Costituzione. La coesione sociale, lo sviluppo dei territori, la cura dei beni comuni, la ripresa della partecipazione dei cittadini sono obiettivi percorribili che non sono ancora presi in considerazione. Le conseguenze le pagano la società italiana ma anche il Terzo Settore, che rischia di non poter più garantire il suo apporto“.

Con l’assegnazione del nuovo appalto al consorzio Apulo Campano, per le pulizie negli uffici regionali, è arrivata nei giorni scorsi la denuncia, del Segretario Generale della Fisascat Cisl Puglia Basilicata, Vincenzo Riglietta il quale ha espresso il rammarico nei confronti della Regione accusandola di aver scelto di rimanere inerme di fronte alle richieste del Consorzio, venendo meno ai più elementari diritti del reddito per lavoratori con figli. Si colpiscono dipendenti che già percepivano stipendi da fame e che ora lavoreranno per non più di 10 ore al mese. Inoltre, denunciano che la trattativa di lunedì 28 dicembre non ha avuto esiti positivi, nonostante è stato chiesto alla Regione Puglia di intervenire presso l’azienda dopo che essa stessa ha violato la legge che prevede di considerare in sede di bando pubblico non solo i vantaggi meramente economici ma anche aspetti e ricadute di natura sociale.

Intanto si innesca a Bari la protesta dei lavoratori e lavoratrici davanti al palazzo della Giunta Regionale Pugliese che sono riusciti ad ottenere un tavolo tecnico per venerdì 8 gennaio alle ore 11. In quella occasione, la Regione Puglia attraverso i suoi dirigenti e assessori, si farà promotrice con il consorzio e le OO. SS. nel tentativo di trovare delle soluzioni, anche se non si capisce, conclude Trevisi, il perché si è dovuto mettere in piedi una gara, che a quanto risulta sta avendo diversi problemi, quando ci si poteva rivolgere ad una fornitura in convenzione CONSIP.