Cassa integrazione, bonus Inps, fantomatiche misure di sostegno all’economia di guerra durante e dopo la pandemia del coronavirus, tutti ne hanno sentito parlare, moltissimi le stanno ancora sognando. A qualche giorno dall’entrata in vigore della fase 2, le piccole attività soffrono. Molti probabilmente non riapriranno, sommersi dai debiti e dai costi troppo alti per garantire il rispetto delle misure di sicurezza, quali che siano.

Altri, sull’onda della disperazione, hanno deciso di infischiarsene, quando non sai cosa mettere a tavola per te e per i tuoi figli, non c’è mascherina, metro di distanza o decreto che tenga. Le immagini della famiglia che implorava 50 euro alla banca, aiutati dal buon cuore di un imprenditore di passaggio, hanno fatto il giro del mondo.

Al di là dei toni concitati, dei modi piuttosto sbrigativi, e delle minacce ricevute davanti a un’enoteca barese, quello che emerge dalle parole pronunciate dal figlio del titolare è proprio il succo delle conseguenze che il coronavirus ha avuto e sta avendo qui da noi.

L’Europa è lontana, il Mes è una sigla priva di significato, qui conta solo la sopravvivenza, nel senso fisico del termine. Se la scelta è tra morire di fame o prendersi una denuncia, non c’è nemmeno da stare a pensarci. Quando tutto questo sarà passato, la conta dei danni sarà altissima, le vittime da covid-19 non saranno solo quelle attestate dai tamponi.

Certo i meridionali hanno la pelle dura, oltre alla testa, e i baresi sono molto pratici nell’affrontare le questioni, non si perdono nel miraggio di un prestito bancario per tirare avanti in atea che passi l’emergenza, e forse fanno bene visto cosa sta succedendo, tra burocrazia, denunce, e giorni che passano.

Il coronavirus non ci voleva, già prima le cose non è che andassero così bene, ma di certo una certa confusione tra norme poco chiare e la solita “impeccabile” organizzazione all’italiana hanno fatto il resto. Non stiamo parlando di come è stata gestita, ma di come poi le idee si sono tradotte all’atto pratico. Se Conte ha dovuto chiedere scusa agli italiani, le cose non sono andate come avrebbe voluto, e tutti noi con lui. Questo è un fatto, il resto sono solo speranze e polemiche. Non si mangiano né le une né le altre.